Elezioni presidenziali credibili al più presto, ingresso nel paese degli aiuti umanitari dall'estero e stop alla repressione e alle violazioni dei diritti umani; tutto senza ricorrere all’uso della forza. È questo in sintesi il contenuto della dichiarazione finale diffusa dal Gruppo di contatto internazionale al termine della conferenza sul Venezuela a Montevideo, in Uruguay, alla quale hanno preso parte paesi europei e latino americani.
Tutti i punti contenuti nel documento erano tra le condizioni già formulate da Juan Guaidò, il presidente del Parlamento venezuelano che ha assunto i poteri dell'Esecutivo, per accettare una mediazione internazionale.
Solo la Bolivia - unico paese apertamente schierato con il Governo di Maduro nella riunione di Montevideo - non ha firmato la dichiarazione.
Il documento è stato letto dal ministro degli esteri uruguaiano Rodolfo Nin Novoa e dall'Alto rappresentante UE per gli affari esteri Federica Mogherini, in una conferenza stampa al termine della riunione.
Aiuti statunitensi al confine
Nel frattempo i camion con gli aiuti umanitari statunitensi sono giunti al confine tra Venezuela e Colombia. I mezzi, che trasportano cibo e medicine, sono entrati nella città di Cucuta ma non possono varcare il confine per i blocchi imposti da Maduro sul ponte che collega i due paesi.