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“In Cisgiordania c’è un sistema di apartheid”

La ricercatrice Anna Momigliano spiega che ci sono due tipi di Israele: quello all’interno dei confini ufficiali e quello dei territori che controlla

  • 22 novembre 2023, 05:52
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Una difficile coesistenza

  • Archivio Keystone
Di: SEDISERA/B. Müller/RSI Info

“Israele ha introdotto un sistema di apartheid”. È una delle affermazioni che circola in merito alla guerra scoppiata in Medio Oriente. È veramente così? Bettina Müller lo ha chiesto ad Anna Momigliano, ricercatrice e giornalista che ha svolto la sua formazione accademica in Israele.

“Il termine apartheid può essere usato sia in modo corretto sia in modo sbagliato quando si parla di Israele”, dice Momigliano. Per la ricercatrice bisogna prima fare una distinzione tra Israele inteso come il territorio definito da confini ufficiali e Israele visto come tutti i territori che di fatto controlla.

Applicare due leggi diverse a due popolazioni diverse che convivono nello stesso territorio e sotto lo stesso governo, dando agli uni il diritto di votare e agli altri no, è una situazione che si può definire apartheid.

Anna Momigliano, ricercatrice e giornalista

“Israele in senso stretto è un Paese democratico dove tutti i cittadini possono votare e sono sottoposti alle stesse leggi. Poi, certo, ci sono delle discriminazioni anche molto pesanti e c’è un rapporto privilegiato con un gruppo etnico religioso, gli ebrei”.

Se, invece, viene preso in considerazione Israele come tutto il territorio da lui controllato, allora “in alcune zone c’è qualcosa che possiamo chiamare apartheid”, indica la ricercatrice. “Da cinquant’anni Israele occupa la Cisgiordania, una zona non formalmente annessa. Lì, oggi, vivono circa tre milioni di palestinesi che non sono cittadini israeliani e un milione di coloni che invece lo sono”. Ad avere il monopolio in Cisgiordania è Israele, governo per il quale i palestinesi non possono votare, spiega Momigliano. Ai palestinesi, infatti, “si applica la legge militare, secondo l’occupazione militare”, che è quella israeliana. Gli israeliani, invece, “godono delle leggi israeliane proprio come se fossero all’interno del loro Paese”.

“Applicare due leggi diverse a due popolazioni diverse che convivono nello stesso territorio e sotto lo stesso governo, dando agli uni il diritto di votare e agli altri no, è una situazione che si può definire apartheid”, afferma Momigliano. “Riassumendo, non c’è apartheid all’interno dello Stato di Israele, ma c’è apartheid in Cisgiordania, che ormai è di fatto controllata da Israele”.

SEIDISERA del 21.11.23 - L’intervista di Bettina Müller ad Anna Momigliano

RSI Mondo 21.11.2023, 21:08

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