Israele non è coinvolto nelle esplosioni, negli scorsi giorni, di cercapersone e walkie-talkie in Libano: lo ha dichiarato il presidente israeliano Isaac Herzog in un’intervista rilasciata a Sky News britannica e diffusa domenica mattina. Gli scoppi avevano fatto diversi morti e migliaia di feriti, tra militanti di Hezbollah ma non solo.
Herzog ha ribadito che Israele non vuole una guerra su larga scala con il suo vicino settentrionale, pur ammettendo che con l’intensificarsi dei combattimenti tra lo Stato ebraico e il partito e movimento militare libanese filo-iraniano, c’è la possibilità di una “escalation drammatica” della situazione.
Ha spiegato che Israele “non è interessato” a essere in guerra con il Libano, ma che il Paese è stato dirottato da Hezbollah e Israele sta combattendo “per tutto il mondo libero”. Herzog ha poi mostrato un’immagine dei comandanti militari di Hezbollah, evidenziando quelli che sono stati uccisi dall’attacco aereo israeliano di venerdì su Beirut.
I merito all’esplosione dei dispositivi di comunicazione, Herzog ha detto di “respingere a priori qualsiasi collegamento con questa o quella fonte di operazioni”, aggiungendo che Hezbollah ha “molti nemici”.
L’impero del male dell’Iran
Herzog ha dichiarato che gli Hezbollah sono “armati fino ai denti dall’impero del male iraniano” e ha affermato che l’Iran vuole “conquistare il Medio Oriente e spostarsi in Europa e nel resto del mondo”. Alla domanda se Israele lancerà attacchi missilistici contro l’Iran, ha risposto che il suo Paese “ha sempre chiarito” che difenderà il suo popolo e “eliminerà qualsiasi minaccia esistenziale per lo Stato di Israele”.
“Delusione” in Israele per il Regno Unito
A Herzog è stato chiesto se è deluso dal modo in cui il governo britannico ha agito nelle ultime settimane nei confronti di Israele. Il Regno Unito ha sospeso infatti le licenze di esportazione di armi verso il Paese per l’uso nelle operazioni militari a Gaza, a seguito di una revisione della conformità di Israele al diritto umanitario internazionale.
“Abbiamo relazioni eccezionali con il popolo britannico”, ha detto. “Personalmente, ho un’affinità molto stretta con il governo di Sua Maestà e con la Gran Bretagna in generale. “Ma bisogna anche capire che tra amici, ci aspettiamo che gli amici e gli alleati siano sempre presenti per noi come noi lo siamo per loro”.”E chiaramente, sì, è vero che c’è un senso di delusione in Israele”
Lavorare con Netanyahu
Alla domanda se il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu fosse la persona giusta per riportare gli ostaggi israeliani da Gaza, Herzog ha risposto che si tratta di una “domanda infelice”. Ha detto che lavora a stretto contatto con il premier e che “lavorerà con qualsiasi governo e qualsiasi primo ministro”, aggiungendo che Netanyahu è il terzo primo ministro con cui ha lavorato durante il suo periodo di presidenza. Invece, Herzog ha detto che per porre fine alla guerra e riportare gli ostaggi, Yahya Sinwar, comandante di Hamas, deve assumersi la responsabilità.
Libano, ucciso un secondo alto comandante di Hezbollah
Telegiornale 21.09.2024, 12:30