Matthias Ecke, capolista regionale socialdemocratico alle elezioni europee, è stato vittima di un brutale pestaggio a Dresda. Ha perso conoscenza ed è ricoverato in gravi condizioni. La polizia ritiene che sia stato vittima degli stessi estremisti (4 persone) che avevano aggredito poco prima anche un 28enne dei Verdi, anche lui mentre affiggeva manifesti elettorali.
Entrambe le aggressioni sono avvenute nel quartiere borghese di Striesen, noto per le sue antiche ville, ma soprattutto nel capoluogo di un Land, la Sassonia, dove più di un elettore su tre (il 34%) dichiara di voler votare per il partito di estrema destra dell’Afd alle elezioni regionali del prossimo settembre, rendendolo la prima formazione politica locale.
Le aggressioni, di chiaro stampo di destra, hanno fatto suonare allarmi e reazioni ad altissimi livelli istituzionali e politici. Il cancelliere Olaf Scholz, nel condannare l’aggressione, ha affermato che in Germania “la democrazia è minacciata” dall’aumento delle violenze politiche. casi di Dresda seguono infatti una serie di attacchi analoghi in vista delle elezioni comunali ed europee del 9 giugno: appena giovedì sera, un deputato nazionale dei Verdi, Kai Gehring, e il suo compagno di partito Rolf Fliss, erano sono stati aggrediti dopo un raduno a Essen, nell’ovest.
Anche la ministra dell’Interno, Nancy Faeser, ha parlato di “grave attacco alla democrazia”, annunciando che “lo Stato di diritto reagirà con un intervento deciso e ulteriori misure di protezione per le forze democratiche nel nostro Paese. Ne discuterò molto presto con i ministri dell’Interno dei Länder”.
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