Il governo degli Stati Uniti ha fatto pressione su Israele affinché ritardi l’invasione di Gaza per consentire il rilascio di altri ostaggi detenuti da Hamas e l’arrivo di aiuti umanitari a Gaza: lo scrive oggi, domenica, la CNN, citando due fonti qualificate.
Il rilascio venerdì di due americane detenute da Hamas ha fatto presupporre la possibile liberazione dei circa 200 ostaggi che si ritiene siano stati rapiti dal movimento nazionalista palestinese e islamista dopo gli attacchi mortali sferrati due settimane fa.
“L’amministrazione ha fatto pressioni sulla leadership israeliana per ritardare (le operazioni militari di terra, ndr) a causa dei progressi sul fronte degli ostaggi” e della necessità di far arrivare a Gaza i camion di aiuti, ha dichiarato una persona che ha familiarità con le discussioni, si legge ancora sul sito della CNN. Le autorità statunitensi non hanno per parte loro commentato ufficialmente la notizia.
Quando sabato è stato chiesto al presidente degli Stati Uniti Joe Biden se stesse incoraggiando Israele a ritardare l’invasione, ha risposto: “Sto parlando con gli israeliani”
Judith e la figlia Natalie Raanan, i due ostaggi liberati venerdì da Hamas
Il Qatar, che funge da intermediario per gli Stati Uniti e Israele, ha condotto le discussioni con Hamas sul rilascio degli ostaggi da quando sono stati rapiti da Hamas due settimane fa. Secondo un diplomatico informato dei fatti, citato anch’esso dalla CNN, le trattative riguardavano la necessità di far arrivare a Gaza gli aiuti tanto necessari alla popolazione e quella di un cessate il fuoco temporaneo per far uscire i prigionieri. Israele per ora non ha per parte sua mai parlato di un cessate il fuoco.
Hamas, tuttavia, non sembra aver ottenuto nulla di concreto dal rilascio di venerdì delle due americane, madre e figlia, entrambe con la doppia nazionalità israeliana-statunitense.
Le Brigate Al-Qassam, l’ala militare di Hamas, hanno dichiarato sabato in un comunicato di essere pronte a rilasciare due “individui detenuti”. La dichiarazione afferma che “le stesse procedure” utilizzate per il rilascio delle due donne saranno utilizzate per la nuova proposta di rilascio.
L’ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha risposto alle affermazioni sabato sera, dicendo che non avrebbe commentato la “falsa propaganda di Hamas”, aggiungendo che il governo israeliano “continuerà a fare tutto il necessario per riportare a casa tutti i prigionieri e i dispersi”
Un funzionario dell’ufficio del primo ministro israeliano ha dichiarato alla CNN venerdì, dopo la notizia del rilascio delle americane, che potrebbe trattarsi di un tentativo di Hamas di attenuare la risposta militare israeliana.
“La pressione [militare] non diminuirà perché sono state rilasciate (le due donne, ndr.)“, ha detto il funzionario. “Non cambierà la missione, che è quella di smantellare Hamas”
Liberati i primi due ostaggi
Telegiornale 21.10.2023, 20:29