Taiwan “non cederà” alle pressioni della Cina, ha dichiarato mercoledì il presidente dell’isola a governo autonomo, Lai Ching-te. “L’annessione di Taiwan è una politica nazionale della Repubblica Popolare Cinese”, ha dichiarato Lai in una conferenza stampa alla fine del suo primo mese di mandato.
“Oltre alla forza militare il governo cinese sta ricorrendo sempre più a metodi di coercizione non tradizionali per cercare di costringere Taiwan alla sottomissione. Ma Taiwan non cederà alle pressioni”, ha assicurato Lai.
Qualche ora prima gli Stati Uniti avevano confermato un nuovo invio di armamenti a Taiwan. Il via libera giunto martedì sera riguarda la vendita di armamenti e munizioni a Taipei per un valore stimato a 360 milioni di dollari e comprende anche “minimissili” e droni multiruolo.
L’Agenzia per la cooperazione e la sicurezza della difesa del Pentagono ha riferito che l’operazione “contribuirà a migliorare la sicurezza dell’isola e aiuterà a mantenere la stabilità politica, l’equilibrio militare e il progresso economico nella regione”. La vendita, destinata ad alimentare le proteste della Cina, include i ‘minimissili’ (con munizioni specifiche) Switchblade 300 e le relative attrezzature” da 60,2 milioni di dollari, e droni Altius 600M-V da 300 milioni, ha precisato l’agenzia.
Record di armi nucleari operative
Telegiornale 18.06.2024, 20:00
RG 8:00 del 18.6.2024 Il servizio di Lorenzo Lamperti
RSI Info 18.06.2024, 08:11
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