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“Trump? Un’occasione per l’Europa di accrescere l’unità”

Per l’ex commissario europeo Mario Monti la “gara tra i singoli Stati membri a risultare più simpatici a Washington” comporterebbe una sconfitta per tutti

  • 2 ore fa
02:45

Rapporti Europa-Stati Uniti, l'intervista a Mario Monti

Telegiornale 01.02.2025, 19:55

Di: TG/Bustaffa/Spi 

“L’altra volta Trump non è riuscito a far disintegrare l’Europa. Questa volta forse ci si mette con ancora maggiore volontà”. A dirlo ai microfoni della RSI è l’ex commissario europeo e senatore a vita italiano Mario Monti.

Il presidente USA, continua l’81enne, “sembra avere la vocazione del ‘divide et impera’. Sarà fondamentale che l’Europa colga questa occasione per accrescere la sua unità. Se invece i singoli Stati membri trovassero più conveniente o più brillante fare a gara in chi risulta più simpatico a Washington, secondo me finiremmo per perdere tutti”.

Inizia il secondo mandato Trump, ma di fatto entra nel vivo anche il secondo mandato di Ursula von der Layen come presidente della Commissione europea. Con una maggiore presenza di nazionalisti nel parlamento europeo, e un occhio anche all’ascesa dei partiti sovranisti in diversi Stati. Un possibile freno per il processo di integrazione europea? “Questo è un rischio reale - condivide Monti -. Ci sarebbe stato anche senza Trump, che però può trovare conveniente, dal suo punto di vista che non ama l’Europa unita, fare leva su questi nazionalismi all’interno dell’Europa. E naturalmente, in questo modo, sarebbe quasi impossibile per l’Europa dare risposte adeguate. Non dico per giocare contro Trump, ma ad esempio per accrescere davvero la competitività delle imprese e dell’industria europea come suggerito dal rapporto Draghi, che esige invece decisioni più comuni”.

Difficile prevedere le mosse di Trump, e le sue politiche in campo economico, con la minaccia di nuovi dazi. E allora quanto la Cina può rappresentare un’alternativa? “Io penso proprio - risponde Monti - che l’Europa non debba appiattirsi sulla posizione degli Stati Uniti. Sono anche convinto che gli stessi USA troveranno probabilmente tra un po’ utile che l’Europa non sia totalmente allineata con loro, perché ci sarà pure un momento in cui bisognerà cercare di costruire qualcosa insieme. E allora a molti tavoli e su molti terreni l’Europa potrebbe offrire idee e sperimentazioni per trovare un punto d’accordo tra la Cina e gli Stati Uniti”.

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