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“Una magnitudo rara in questa zona”

Intervista al geologo e professore Silvio Seno dopo il terremoto in Marocco: “Il risultato, ahimè, dipende dalla qualità delle costruzioni e da quanto è densamente abitata l'area”

  • 9 settembre 2023, 19:16
  • 16 settembre 2023, 10:03
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SEIDISERA del 09.09.2023 - L'intervista di Alessandro Broggini a Silvio Seno

RSI Info 09.09.2023, 19:09

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Di: SEIDISERA-Broggini/dielle 

Uno shock durato lo spazio di 30 secondi. Così diverse testimonianze hanno descritto quanto accaduto ieri sera (venerdì) a Marrakech, con il terremoto di magnitudo 6,8 che ha provocato finora oltre mille vittime. Per capire meglio questo evento da un punto di vista scientifico, la RSI ha sentito Silvio Seno, geologo, professore all'università di Pavia e già direttore del Dipartimento ambiente costruzione e design della SUPSI.

Professor Seno, possiamo classificare questo terremoto tra quelli causati dalle due grandi placche – quella africana e quella europea – che si incontrano lungo il Mediterraneo?

“È giustissimo. In effetti è proprio così: due grandi placche si muovono relativamente una verso l'altra, più o meno in direzione nord-sud, e in mezzo c'è una fascia che rimane come schiacciata da queste due placche. Quindi i terremoti che si generano sono nell'Atlante, ma sono anche nell'Appennino, che è una catena risultata proprio dal movimento tra queste due placche, e anche un po’ nelle Alpi, che sono pure il risultato della convergenza della placca europea con quella africana. Tutto questo avviene ed è avvenuto in momenti diversi della storia del Mediterraneo”.

Una magnitudo di 6,8 – c’è chi dice addirittura 7 –, che finora ha fatto oltre mille morti, quanto è devastante?

“È un terremoto molto importante, con tanta energia rilasciata. Poi naturalmente il risultato, ahimè, dipende dalla qualità delle costruzioni e anche da quanto è densamente abitata l'area in cui il terremoto si manifesta. Comunque, per avere un paragone, il terremoto dell'Aquila per esempio, o quello di Amatrice, che sono quelli più recenti e vicini a noi, hanno avuto una magnitudo di 6 o poco superiore”.

Questo è stato classificato come il terremoto più violento di sempre in Marocco, in una zona che fino adesso non ci ha abituati ad eventi simili. Possiamo quindi parlare di un fenomeno raro per quelle regioni in particolare?

“Con questa con questa magnitudo sì, però in questa zona c'è comunque una sismicità che è abbastanza costante e che deriva proprio da quello che abbiamo detto all'inizio, quindi dalla convergenza di queste due placche che sono tuttora in movimento e si avvicinano una all’altra, spostandosi in orizzontale di pochi millimetri all'anno, che sono però sufficienti ad accumulare un'energia che poi periodicamente viene rilasciata”.

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