Impedire a una donna di avere figli, a sua insaputa: un crimine terribile. Si stima che 300mila donne siano state vittime della politica delle sterilizzazioni forzate, attuata in Perù negli anni 1995-2001. Una campagna di interventi promossi nelle popolazioni indigene più povere e più marginalizzate del paese, con la conseguenza che per anni migliaia di donne non hanno capito quel che era stato fatto loro. La campagna voluta dal governo dell’allora presidente Alberto Fujimori si diceva in aiuto alle donne più svantaggiate, era un programma statale di pianificazione famigliare e salute riproduttiva.
Una drammatica pagina di storia peruviana. Ne parliamo a “Il Mondo là Fuori” con Elena Basso, nostra collaboratrice dal Sud America, che ci racconta delle sofferenze patite ancora oggi dalle vittime e delle battaglie combattute per il riconoscimento del loro diritto negato a essere madri.