Svizzera

Svizzero morto in Iran, il DFAE chiede un’indagine a Teheran

L’ambasciata svizzera a Teheran era stata informata dell’arresto del 64enne il 10 dicembre 2024. Il 9 gennaio 2025 era poi stata informata del decesso

  • Oggi, 15:27
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Svizzero morto in carcere in Iran

Telegiornale 10.01.2025, 12:30

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Di: SEIDISERA/ATS/M. Ang. 

Nuovi dettagli sulla vicenda del cittadino morto in carcere in Iran sono stati comunicati venerdì dal Dipartimento federale degli affari esteri. Il DFAE ha reso noto che l’Ambasciata svizzera a Teheran era stata informata il 10 dicembre 2024, dalle autorità iraniane, dell’arresto di un cittadino svizzero per sospetto spionaggio. L’uomo, un 64enne, si trovava in Iran come turista e risiedeva in Africa meridionale. Non viveva in Svizzera da quasi 20 anni.

“Dal momento in cui la Svizzera è stata informata dell’arresto, l’Ambasciata svizzera a Teheran ha avuto un contatto quotidiano con le autorità iraniane per ottenere maggiori informazioni sulle circostanze dell’arresto e per poter far visita al cittadino svizzero detenuto. Tuttavia, a causa delle accuse (spionaggio – sicurezza nazionale), l’accesso consolare richiesto non è stato concesso durante la fase di indagine preliminare, che era ancora in corso. Il 9 gennaio 2025, l’Ambasciata è stata informata che il cittadino svizzero si è tolto la vita in prigione”, si legge nel comunicato.

La Svizzera, sottolinea il DFAE, “chiede alle autorità iraniane informazioni dettagliate sui motivi dell’arresto e un’indagine completa sulle circostanze della morte”. Priorità è data in particolare al rimpatrio della salma in Svizzera, che dovrebbe avvenire nei prossimi giorni. “Il DFAE assiste i famigliari del defunto nell’ambito della protezione consolare. Attualmente non vi sono altri cittadini svizzeri imprigionati in Iran. Non è al momento possibile fornire ulteriori informazioni”.

Media iraniani: “Lo svizzero avrebbe prelevato segretamente campioni di terreno”

Secondo i media iraniani, lo svizzero morto ieri in una prigione del Paese asiatico avrebbe prelevato segretamente campioni di terreno in una regione desertica prima di finire in carcere. Sarebbe stato arrestato dai servizi segreti a fine ottobre, con l’accusa di sospetto spionaggio. Il fermo sarebbe avvenuto durante l’attacco aereo israeliano sull’Iran, riferisce il portale Nurnews, che mantiene buoni contatti all’interno dell’apparato di sicurezza iraniano. L’uomo è stato quindi imprigionato nel carcere di Semnan, a quasi 200 chilometri a est della capitale Teheran. Secondo le dichiarazioni delle autorità iraniane, si sarebbe tolto la vita giovedì. Il portale di notizie Tabnak riferisce da parte sua che ad essere arrestato non fu soltanto lui, ma anche una rete di suoi collaboratori.

Semnan, luogo turistico ma anche sede di un centro missilistico

Semnan non è sicuramente la più nota delle regioni iraniane, ma di attrazioni ce ne sono tante, che siano naturali, archeologiche, religiose oppure storiche. Quindi sì, c’è un interesse turistico in questa regione che però è anche zona di strutture sensibili. È più conosciuta infatti per essere la sede di un importante complesso missilistico nato alla fine degli anni ‘90, che include la produzione di missili balistici molto performanti, ma anche zone di test. Questo è noto a tutti e - per la presenza di questo complesso - Semnan è stata al centro dell’interesse mondiale. Ne ha parlato più volte l’Agenzia internazionale per l’energia atomica nell’ambito degli accordi sul nucleare.

L’Iran, lo ricordiamo, è in guerra con il suo nemico di sempre, Israele. Nel 2024 vi sono stati bombardamenti e lanci di missili e droni. In particolare alla fine di ottobre (proprio nel periodo in cui era stato arrestato il cittadino svizzero) Israele aveva bombardato diversi siti militari iraniani nelle province di Teheran, Ilam, Khuzestan e anche Semnan, come dimostrano foto satellitari.

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