Mohammad Sadegh Akbari, presidente della Corte suprema di Semnan, citato dai media statali iraniani, ha dichiarato che giovedì mattina “un cittadino svizzero si è suicidato nella prigione di Semnan”. Akbari, si legge sul sito di Al Arabiya, ha affermato che l’uomo era stato arrestato in Iran con l’accusa di spionaggio e che sul caso è in corso un’inchiesta. Non ha fornito ulteriori dettagli sull’identità del cittadino svizzero e ha aggiunto che i tentativi di rianimare il prigioniero sono stati senza successo.
Il responsabile della comunicazione del DFAE ha reso noto che l’Iran ha informato il Dipartimenrto degli affari esteri del decesso in prigione del cittadino svizzero.
Negli ultimi anni, le Guardie rivoluzionarie d’élite iraniane hanno arrestato decine di cittadini con doppia nazionalità e stranieri. I critici accusano Teheran di detenere i cittadini stranieri come ostaggi politici. L’Iran respinge queste accuse e in genere giustifica gli arresti con l’accusa di spionaggio. Il numero esatto di europei detenuti in Iran non è noto.
La Svizzera svolge un importante ruolo di intermediario tra Washington e Teheran, in quanto USA e Iran non intrattengono relazioni diplomatiche.
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