Mondo

A Marco Rubio El Salvador offre le prigioni 

Il segretario di Stato statunitense in viaggio in America centrale firma un accordo per l’espulsione di criminali, Bukele offre un “posto in carcere” per i prigionieri negli Stati Uniti

  • 2 ore fa
  • Un'ora fa
02:00

Marco Rubio visita El Salvador

Telegiornale 04.02.2025, 20:00

  • keystone
Di: Laura Daverio (da Città del Messico) 

Dopo Panama, El Salvador era la seconda tappa del primo viaggio di Marco Rubio da Segretario di Stato statunitense. Qui non si prevedevano sorprese. L’obiettivo di Rubio era ottenere che El Salvador accogliesse i migranti espulsi dagli Stati Uniti, salvadoregni o di altre nazionalità. Alcuni Paesi, infatti, rifiutano i voli, attualmente militari, per rimpatriare migranti e richiedenti asilo. Ci sono anche membri di bande criminali, come Tren de Aragua, gang originaria del Venezuela.

Tuttavia, Bukele ha sorpreso tutti con un’offerta ben più radicale. Non solo ha accettato di ricevere migranti espulsi di qualsiasi nazionalità, compresi i criminali, ma ha offerto un’inaspettato outsourcing delle carceri. A pagamento, El Salvador accetterebbe criminali detenuti negli Stati Uniti, inclusi i cittadini americani o coloro che vi risiedono legalmente. Per Rubio la proposta è “straordinaria” e abbasserebbe i costi del sistema penale. È difficile immaginare una base legale per il trasferimento di cittadini statunitensi in carceri estere, notoriamente sovraffollate e con pessime condizioni. Trump ha dichiarato che accoglierebbe la proposta in un lampo se si riuscisse a trovare un inquadramento legale.

Nayib Bukele, gode del sostegno di Trump e dei suoi seguaci. Noto per la sua lotta alle potenti gang, ha ridotto drasticamente l’indice di criminalità nel Paese. Il presidente salvadoregno non nasconde i suoi metodi: nel marzo del 2022 ha dichiarato lo stato di emergenza, che dovrebbe durare 30 giorni, ma viene rinnovato ogni mese. Questo ha portato ad arresti sommari e all’incarcerazione di oltre 80’000 persone, bypassando procedure giudiziarie. Il Paese ha poi organizzato processi di massa, con centinaia di imputati in alla volta. Insieme ai criminali, migliaia di persone innocenti sono state arrestate, tanto che oggi El Salvador ha la più alta percentuale di popolazione in carcere al mondo. Bukele ha anche costruito il più grande penitenziario dell’America Latina, che adesso ha offerto agli Stati Uniti per ricevere prigionieri.

Da notare che non sono state fatte dichiarazioni sui rapporti con la Cina, nonostante i progetti di infrastruttura che vedono in primo piano il gigante asiatico nel paese. Era stato il tema centrale durante la precedente tappa a Panama, tanto che sotto la pressione delle minacce di Trump, le autorità panamensi si sono impegnate a prendere le distanze da Pechino, incluso terminare anticipatamente l’accordo sull’iniziativa Belt and Road, più nota come Via della Seta, una strategia con cui la Cina mira ad emergere sulla scena internazionale ampliando accordi commerciali e investendo ampiamente in infrastrutture all’estero.

El Salvador è firmatario della stessa iniziativa. Qui il Governo cinese ha investito in importanti progetti, tra cui un futuristico edificio che ospita una biblioteca da 360’000 libri aperto 24 ore al giorno tutto l’anno, un impianto di potabilizzazione dell’acqua per la periferia della capitale, e un nuovo stadio nazionale da 100 milioni di dollari che potrà ospitare 52’000 spettatori.

Per Bukele la visita è stata un successo, rafforzando il suo status nei rapporti con Washington e ottenendo la firma di un accordo per la produzione di energia nucleare nel Paese.

L’influenza cinese è invece riemersa come tematica nella seguente tappa del viaggio, in Costa Rica. Dopo aver aperto le relazioni diplomatiche con Pechino nel 2007, il Paese ha attratto crescenti investimenti cinesi. Il presidente Rodrigo Chaves ha però bandito la compagnia Huawei per la rete 5G nel 2023. “Affrontare aziende come queste ha conseguenze, ricatti, minacce, attività per infiltrarsi nelle agenzie governative. E siete stati molto fermi e continueremo ad aiutarvi in ​​questo” ha dichiarato Rubio. Un giorno dopo essere stato nominato direttore ad interim dell’Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale USAID, il segretario di Stato ha annunciato che gli aiuti destinati a Costa Rica rimarranno attivi, nonostante il presidente Trump abbia imposto un congelamento di 90 giorni sui finanziamenti per gli aiuti esteri. Infine si è complimentato con Chaves per il suo  nel limitare i flussi migratori e combattere il traffico di droga, per cui ha offerto la cooperazione di FBI e DEA.

Marco Rubio è poi partito per raggiungere il Guatemala, una delle 12 nazioni rimanenti che mantengono relazioni diplomatiche con Taiwan.

rsi_social_trademark_WA 1.png

Entra nel canale WhatsApp RSI Info

Iscriviti per non perdere le notizie e i nostri contributi più rilevanti

Correlati

Ti potrebbe interessare