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Accordo sugli ostaggi, “potrebbe esserci”

Il premier israeliano Netanyahu apre uno spiraglio, ma subito frena: “Lo annunceremo solo una volta concluso”

  • 12 novembre 2023, 18:11
  • 12 novembre 2023, 18:12
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I volti degli ostaggi in mano ad Hamas affissi a un muro del Museo d'Arte di Tel Aviv

  • Keystone
Di: ATS/AFP/RSI Info

“Potrebbe esserci” un accordo per liberare gli ostaggi detenuti da Hamas. Lo ha detto domenica il premier israeliano Benyamin Netanyahu, durante un’intervista all’americana NBC. “C’è un accordo potenziale?”, questa la domanda di un giornalista. “Potrebbe”, la risposta del primo ministro, che ha però subito messo le mani avanti: “Penso che, meno mi esprimo sul tema, più aumentano le possibilità che si materializzi”.

Bibi: “Hanno chiesto qualcosa a Roosvelt dopo Pearl Harbor?”

Secondo Netanyahu la pressione militare è stata un fattore determinante nel potenziale sblocco: “Non eravamo affatto vicini (all’accordo, ndr), finché non abbiamo iniziato le operazioni sul terreno”, ha detto, aggiungendo che “mettere pressione sui dirigenti di Hamas, è la sola cosa che può permettere di generare un accordo e, se un accordo è disponibile, lo annunceremo una volta concluso”. Meno loquace il leader israeliano si è mostrato con la CNN con la quale ha ribadito che risponderà alle domande sulla sua responsabilità nell’attuale guerra solo dopo aver vinto: “La gente ha chiesto qualcosa a Franklin Roosevelt dopo Pearl Harbor? O a George W. Bush dopo l’11 settembre?”, ha chiesto all’intervistatore.

Un funzionario dell’amministrazione di Joe Biden, sempre alla NBC, ha detto che sarebbe stato trovato un accordo tra Hamas e Israele per il rilascio di circa 80 donne e bambini israeliani in cambio di donne e adolescenti palestinesi detenuti da Israele. Secondo la fonte, gli Stati Uniti stanno esplorando anche altre opzioni, precisando che non c’è alcuna certezza che qualsiasi accordo proposto abbia successo.

Sempre dagli USA, il consigliere per la sicurezza nazionale americana, Jake Sullivan, in un’intervista alla CNN, ha affermato che “ci sono negoziazioni in corso sugli ostaggi, che vedono coinvolti gli israeliani, il Qatar e anche l’Egitto”.

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A gelare la possibilità di sviluppi a breve è però un funzionario palestinese, informato delle trattative in corso, secondo cui “Hamas ha fatto sapere di aver sospeso i negoziati sugli ostaggi a causa dell’intervento di Israele sull’ospedale al-Shifa a Gaza”. Tel Aviv accusa Hamas di usare l’ospedale come copertura per il centro di comando.

L’esercito israeliano stima che circa 240 persone siano state prese in ostaggio nella Striscia di Gaza durante l’attacco iniziale di Hamas lo scorso 7 ottobre. Secondo i media israeliani, tra questi prigionieri ci sono almeno trenta minori, tra cui bambini molto piccoli.

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