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Accordo sui migranti, via libera di Roma e Berlino

A Bruxelles i 27 hanno raggiunto l’intesa sulla riforma della politica migratoria dell’UE - La Germania cede sulle ONG, ma il testo introduce minori protezioni per i richiedenti

  • 4 ottobre 2023, 15:26
  • 5 ottobre 2023, 08:53
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Un gruppo di migranti salvati da una nave olandese sbarcano a Fuerteventura, alle Canarie, martedì 3 ottobre

  • Keystone
Di: ATS/AFP/Spi

Gli ambasciatori dell’UE, riuniti mercoledì a Bruxelles, hanno raggiunto un accordo sul testo chiave della riforma della politica migratoria europea. Le resistenze italiane sono state superate nell’imminenza del vertice dei 27 previsto venerdì a Grenada. La conferma arriva dalla stessa presidenza spagnola dell’Unione europea.

L’intesa sulla gestione delle crisi, a quanto si è appreso, è stata trovata dopo che la Germania ha accettato di tornare al testo formulato a luglio che non conteneva alcun riferimento alle operazioni condotte dalle ONG.

Il testo, che è l’ultimo tassello del “Patto sull’asilo e migrazione” dell’UE, si era infatti scontrato per diversi mesi con le obiezioni tedesche per motivi umanitari.

A fine settembre, durante una riunione dei ministri degli Interni, era stato elaborato un compromesso per ottenere il via libera di Berlino, ma l’Italia si era messa di traverso puntando il dito contro le ONG che soccorrono i migranti: Roma aveva criticato la Germania per aver finanziato diverse operazioni nel Mediterraneo, alcune delle quali battenti bandiera tedesca. La scorsa settimana la premier italiana Giorgia Meloni aveva chiesto che queste ONG sbarchino i migranti nei Paesi di riferimento dei soccorritori.

Il compromesso odierno ha ottenuto il sostegno di Germania e Italia. Esso prevede che, in caso di afflusso “massiccio” ed “eccezionale” di migranti, intervenga un sistema di deroghe che offre ai richiedenti asilo una protezione minore rispetto alle procedure abituali. Viene inoltre esteso fino a 40 settimane il periodo di tempo in cui i migranti possono essere trattenuti alle frontiere esterne dell’UE e prevede procedure più rapide e semplici per l’esame delle domande d’asilo, in modo da accelerare anche i rimpatri.

Un portavoce del governo tedesco ha definito “una buona notizia” l’accordo raggiunto che avvicina di “un buon tratto” il varo della riforma sull’asilo da parte del parlamento europeo. La dichiarazione è stata fatta durante la conferenza stampa governativa a Berlino. “In caso di crisi la solidarietà tra gli Stati membri è obbligatoria” e questo rappresenta “un passo avanti comune”, ha detto la ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock. “Con i nostri sforzi” nei negoziati “abbiamo fatto in modo che le disposizioni” d’emergenza “possano essere invocate solo in casi molto fondati”, ha precisato la ministra. Contro l’intesa si sono invece espresse Polonia e Ungheria, mentre Austria, Repubblica Ceca e Slovacchia si sono astenute.

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