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Afghanistan, aiuti tedeschi sospesi

Berlino sceglie di troncare dopo la presa del potere talebana - Petizione in Svizzera per accogliere rifugiati - Ancora 28 svizzeri nel Paese

  • 17 agosto 2021, 16:26
  • 20 novembre, 19:51
01:12

RG 12.30 del 17.08.2021 - Il punto della situazione di Pierre Ograbek

RSI Info 17.08.2021, 16:18

  • Keystone
Di: OCartu/ATS 

La Germania ha deciso di interrompere gli aiuti allo sviluppo destinati all'Afghanistan dopo la presa del potere dei talebani. A confermarlo è stato il ministro tedesco per la Cooperazione Gerd Müller all'agenzia Dpa.

L'Afghanistan è il principale destinatario degli aiuti umanitari tedeschi: per quest'anno erano previsti 250 milioni, che non erano però ancora stati versati. Tutto il personale tedesco coinvolto in attività di aiuto e cooperazione è stato intanto invitato a lasciare il Paese, ma il primo aereo militare tedesco nella notte ha portato in salvo solo 7 persone. Nel frattempo nel pomeriggio di martedì un secondo velivolo della Bundeswehr tedesca, partito da Kabul, è atterrato a Tashkent, in Uzbekistan, con 125 passeggeri a bordo.

02:18

Biden sull'Afghanistan

Telegiornale 17.08.2021, 14:30

Visto d'emergenza possibile in India

Mentre l'Uzbekistan ha comunicato di vigilare su ogni possibile violazione della sua frontiera e di essere in contatto con i talebani per una messa in sicurezza del confine, New Delhi ha reso noto che concederà un visto elettronico di emergenza ai cittadini afghani che chiederanno di entrare in India. Tutti gli afghani potranno richiedere online un'autorizzazione che sarà elaborata seguendo una procedura d'urgenza e avrà inizialmente validità di sei mesi. Tutti gli afghani potranno chiedere il visto, indipendentemente dalla loro appartenenza religiosa.

Con questa decisione, l'India riapre per la prima volta a degli stranieri le sue frontiere, chiuse per il Covid-19 dal 24 marzo del 2020.

Petizione per accogliere rifugiati in Svizzera, UDC "per l'aiuto in loco"

In Svizzera una petizione online è stata lanciata per chiedere l'ammissione immediata nella Confederazione di cittadini afghani in fuga dal Paese. In poco meno di 24 ore, sono state raccolte quasi 10'000 firme. Particolare riguardo, secondo quanto si legge nell'appello, "deve essere prestato alle donne e alle ragazze più giovani, che rischiano di vedersi privare dei loro diritti nel prossimo futuro". In Afghanistan si profila una catastrofe umanitaria, spiega in un comunicato Lucas Tschan, promotore della petizione.

I firmatari chiedono alla Segreteria di Stato della migrazione (SEM) e al Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) di accogliere, senza ostacoli burocratici, almeno 5'000 afghani in fuga. L'Unione Democratica di Centro (UDC) auspica invece che vengano forniti aiuti sul posto e nei paesi circostanti e che sia concesso asilo in Svizzera solo alle persone che rischiano di essere uccise. La direzione del partito afferma in un comunicato di rifiutare sia contingenti per i rifugiati sia "l'asilo à la carte", temendo che con flussi incontrollati di asilanti porterebbero arrivare in Svizzera anche islamisti, criminali violenti e persone non integrabili. Inoltre, "la Svizzera deve rimanere rigorosamente neutrale".

Ancora 28 cittadini svizzeri in Afghanistan

Sono 28 i cittadini svizzeri che si trovano ancora in Afghanistan, dopo l'evacuazione dell’ufficio della Direzione dello sviluppo e della cooperazione a Kabul, secondo il Dipartimento federale degli affari esteri. Sono registrati al consolato dell’ambasciata svizzera nella capitale pakistana di Islamabad.

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