Mondo

Agli sgoccioli le candidature per le elezioni francesi

Entro domenica sera, dopo giorni di veleni e bufere, si conosceranno i nomi di chi scenderà in lizza - In corsa anche l’ex presidente François Hollande

  • 16 giugno, 11:52
  • 16 giugno, 11:52
Elezioni anticipate decise dal presidente Macron

Elezioni anticipate decise dal presidente Macron

  • keystone
Di: ATS/AFP/Swing 

Una settimana dopo la decisione a sorpresa del presidente Emmanuel Macron di sciogliere l’Assemblea nazionale, gli elettori francesi scopriranno oggi, domenica, in serata la lista dei candidati alle elezioni legislative al termine di accordi, alleanze e dissidenze che hanno scosso il panorama politico del Paese negli ultimi giorni.

I candidati delle 577 circoscrizioni francesi hanno infatti tempo fino alle 18.00 di domenica per presentare le loro candidature per il primo turno del 30 giugno. Il secondo turno si terrà il 7 luglio. Candidati dissidenti a sinistra, alleanze locali tra destra e maggioranza, comizi da LR (destra) a RN (estrema destra) entro la serata tutto dovrebbe diventare più chiaro in vista del primo turno del voto.

A sinistra, l’offerta è già nota dagli scorsi giorni con la formazione, non senza dissapori, soprattutto per i candidati “eccellenti” esclusi dalla corsa, del Nuovo Fronte Popolare, un’alleanza che va dall’anticapitalista Philippe Poutou all’ex presidente francese François Hollande, che è riuscita a concordare programma e candidati in pochi giorni.

L'ex presidente Hollande tra i candidati

L'ex presidente Hollande tra i candidati

  • keystone

Nella prima crisi vissuta dalla nuova alleanza, La France Insoumise di Jean-Luc Mélenchon (LFI, sinistra radicale) ha chiuso la porta a qualsiasi contestazione delle sue scelte di candidatura, dopo aver “allontanato” diversi deputati critici della personalità e della linea del capo del partito Mélenchon. “La coerenza politica e la lealtà nel gruppo parlamentare leader della sinistra sono anche un requisito per governare”, ha giustificato il numero uno di LFI. “Diamo un parere sulle candidature dei nostri partner?”, ha risposto alle altre formazioni di sinistra che hanno criticato parecchie sue scelte.

Un’altra candidatura di una persona vicina a Jean-Luc Mélenchon, quella di Adrien Quatennens, il deputato uscente del dipartimento Nord condannato nel 2022 a quattro mesi di reclusione con la condizionale per violenza domestica, ha suscitato stupore tra i partner di LFI. Domenica, Quatennens ha annunciato la rinuncia alla candidatura.

All’indomani delle manifestazioni contro l’estrema destra, che secondo le autorità hanno riunito 250’000 persone in tutta la Francia (640’000 secondo il sindacato CGT), questa alleanza non ha ancora convinto nessuno di essere in grado di resistere all’eterogeneità delle sue componenti.

01:57

In Francia manifestazioni contro l'estrema destra

Telegiornale 15.06.2024, 20:00

Nel campo di Emmanuel Macron, dopo la netta sconfitta alle elezioni europee, che ha visto il Rassemblement National (RN) di Marine Le Pen in netto vantaggio, si cerca la riorganizzazione sotto la guida del primo ministro Gabriel Attal. Per quanto riguarda il potere d’acquisto, la preoccupazione numero uno dei francesi, ieri, sabato Attal ha promesso diverse misure in caso di vittoria, come una riduzione del 15% delle bollette dell’elettricità “a partire dal prossimo inverno” o un aumento dell’importo del cosiddetto bonus “Macron”, pagato dalle aziende ai loro dipendenti.

A destra sul fronte LR (Repubblicani), dopo una settimana difficile a seguito della scelta solitaria del suo presidente Eric Ciotti di allearsi con il RN, il partito sta cercando di mantenere una linea indipendente sia dall’esecutivo che dall’estrema destra. Ma in alcuni dipartimenti sembrano essere in atto “patti di non aggressione” tra la maggioranza e la destra, e i deputati uscenti di LR avranno la certezza di potersi candidare senza un macronista contro di loro.

04:58

Caos politico in Francia

Telegiornale 11.06.2024, 20:00

Il numero uno del Rassemblement Jordan Bardella, che a 28 anni punta al posto di primo ministro, ha annunciato che ci sarà “un candidato comune con i Repubblicani in 70 circoscrizioni” anche se Ciotti non sembra essere stato in grado di portare altri esponenti di spicco del partito dalla sua parte.

Secondo un sondaggio Elabe per il canale BFMTV e il quotidiano La Tribune diffuso oggi, domenica, un francese su tre vorrebbe che vincesse il Rassemblement, uno su quattro l’alleanza di sinistra e uno su cinque i repubblicani.

02:30

Francia: alleanza a sinistra

Telegiornale 14.06.2024, 20:00

Correlati

Ti potrebbe interessare