La Casa Bianca ha annunciato venerdì sera un pacchetto di aiuti militari a Taiwan, i cui contenuti non sono precisati ma comprendente senza informazioni non confermate pure mezzi per la difesa antiaerea e munizioni. Il valore totale è di 345 milioni di dollari.
Si tratta, come si legge nella nota che dà l'annuncio, della prima volta che le armi vengono prelevate direttamente dall'arsenale del Pentagono. Una mossa voluta dal presidente Joe Biden - che ha fatto uso dei suoi poteri come nel caso della guerra in Ucraina - per accelerare l'invio dell'equipaggiamento. Non è quindi una vendita come quella accolta nelle scorse settimane, la seconda dell'anno e la decima sotto l'attuale amministrazione. Nel bilancio 2023 il Congresso ha autorizzato fino a un miliardo di dollari di aiuti militari a Taiwan.
È però anche una mossa destinata ad irritare ulteriormente la Cina, che infatti ha prontamente esternato le sue critiche, in un contesto già di forti tensioni e segnato nei mesi scorsi dalle esercitazioni militari di entrambe le parti. Negli Stati Uniti è inoltre imminente la visita del vicepresidente taiwanese, il più ostile alla Cina fra i candidati alle elezioni del 2024.
Pechino rivendica l'isola come propria, predilige un ricongiungimento pacifico ma non esclude l'opzione armata quale ultima ratio, mentre Washington, pur adottando a parole la politica di "una sola Cina", continua a sostenere Taipei, con cui non ha rapporti diplomatici ufficiali.
L'approfondimento: