Di fronte all’offensiva doganale degli Stati Uniti, il Giappone, la Corea del Sud e la Cina hanno annunciato domenica la loro intenzione di rafforzare la cooperazione per “per creare un ambiente prevedibile per il commercio e gli investimenti”.
I ministri di tre Paesi asiatici responsabili dell’Industria e del Commercio si sono incontrati a Seul in risposta all’offensiva doganale del presidente statunitense Donald Trump. Hanno inoltre chiesto di “accelerare” i negoziati in corso dal 2013 per concludere “un accordo trilaterale di libero scambio globale”.
Per i tre Paesi, l’obiettivo è quello di “intensificare gradualmente la cooperazione” al fine di “creare un ambiente commerciale prevedibile, stabilizzare le catene di approvvigionamento e migliorare la comunicazione sui controlli delle esportazioni”. Inoltre, collaboreranno per riformare l’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) e promuovere l’adesione di nuovi membri al Partenariato Economico Globale Regionale (RCEP).
La Cina, il Giappone e la Corea del Sud rappresentano circa il 20% della popolazione mondiale, un quarto dell’economia globale e il 20% del commercio mondiale. La riunione si è tenuta dopo l’applicazione di tariffe doganali statunitensi del 25% su acciaio e alluminio e prima dell’imposizione di tariffe del 25% sulle automobili importate negli Stati Uniti.
Tokyo e Seul coprono rispettivamente il 16% e il 15% delle importazioni totali di automobili negli Stati Uniti, un settore importante per le loro economie nazionali. Pechino, da parte sua, sta affrontando una sovrattassa doganale totale del 20% su tutte le sue esportazioni negli Stati Uniti.

Trump impone dazi sulle auto importate
Telegiornale 27.03.2025, 20:00