La Corte di Appello di Napoli ha confermato la condanna a tre anni e mezzo di carcere inflitta in primo grado all’imprenditore svizzero Stephan Schmidheiny per l’omicidio colposo di uno degli operai dello stabilimento Eternit di Bagnoli, deceduto a causa di prolungata esposizione all’amianto.
Lo ha reso noto Osservatorio Amianto italiano tramite un comunicato. “La sentenza ci conforta un po’, dopo la delusione del primo grado, le cui richieste dei pubblici ministeri sono state in gran parte disattese”, ha commento il suo presidente (l’accusa a suo tempo aveva chiesto 23 anni e 11 mesi per omicidio volontario).
I difensori del 76enne svizzero hanno già annunciato che impugneranno la sentenza in Cassazione. I legali parlano di “una condanna ingiustificata”.

Eternit, Schmdheiny di nuovo in aula
Telegiornale 09.06.2021, 22:00