“Una nave è molto più difficile da manovrare rispetto a un battello, che reagisce prima e meglio ai cambiamenti di rotta": a parlare ai microfoni della RSI è l'esperto di navigazione fluviale Ruedi Schneider, che si sofferma sull'incidente navale avvenuto nella tarda serata di mercoledì sul Danubio, in pieno centro a Budapest.
"In caso di incidente, come quello avvenuto ieri, è possibile ricostruire in breve tempo rotte e movimenti dei battelli, visto che tutti sono muniti di un sistema che permette la loro identificazione. Anche le leggi sulla navigazione fluviale parlano chiaro e permettono di stabilire rapidamente le responsabilità dei due capitani entrati in collisione ieri sera”, aggiunge il titolare della Nautik Schule Basel.
In Ungheria, intanto, proseguono le ricerche delle 21 persone ancora date per disperse, tra cui una bimba di 6 anni. I corpi finora recuperati sono sette. Le vittime fanno parte della trentina di turisti sudcoreani che si trovava sul battello colato a picco. Il natante è affondato rapidamente, dopo la collisione con una nave da crociera battente bandiera svizzera. La compagnia elvetica, che ha la sede centrale a Basilea, ha confermato la notizia del suo coinvolgimento e dichiarato di collaborare con le autorità per chiarire la dinamica dei fatti.
RG delle 18.30 del 30 maggio 2019; il servizio di Chiara Savi
RSI Info 30.05.2019, 20:58
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Danubio, parla un testimone ticinese
Telegiornale 30.05.2019, 22:00