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Annunciato scioglimento Repubblica del Nagorno-Karabakh

Il premier armeno Nikol Pashinyan: “È un atto di pulizia etnica” - I rifugiati sono saliti a 65’000

  • 28 settembre 2023, 10:28
  • 28 settembre 2023, 11:05
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L'esodo degli armeni dal Nagorno-Karabakh

  • Keystone
Di: Ansa/RedMM 

L’autoproclamata repubblica separatista del Nagorno Karabakh ha annunciato giovedì che scioglierà tutte le sue istituzioni a partire dall’1 gennaio 2024.

Il decreto emesso dal leader dell’enclave Samvel Chakhramanian annuncia lo scioglimento di “tutte le istituzioni e organizzazioni governative il primo gennaio 2024”, e afferma che di conseguenza “la Repubblica del Nagorno Karabakh (Artsakh) cessa di esistere”.

Nel decreto viene sottolineato che una volta conosciute le condizioni per il ritorno della regione sotto il controllo azero, gli abitanti e i rifugiati (la popolazione armena) potranno “prendere individualmente la decisione di rimanere o tornare nel Nagorno Karabakh”.

Fuggiti in 65’000

Parte della popolazione armena del Nagorno-Karabakh, circa 65’000 persone (la metà dei circa 120’000 che viveva nell’enclave) è fuggita nel giro di pochi giorni per paura di essere presa di mira dalla repressione azera, nonostante le promesse di Baku di rispettarne i diritti.

I separatisti armeni del Nagorno hanno subito una sconfitta militare nel giro di ventiquattro ore la scorsa settimana, che li ha costretti a capitolare di fronte alle forze dell’Azerbaigian, il Paese da cui si sono separati quando l’Urss è crollata oltre trent’anni fa. L’Armenia, che ha sostenuto questo territorio per decenni, questa volta non è intervenuta militarmente, aprendo la strada alla reintegrazione della regione nell’Azerbaigian.

Pulizia etnica

“L’analisi della situazione mostra che nei prossimi giorni non ci sarà più alcun armeno nel Nagorno-Karabakh. Questo è un atto di pulizia etnica”. Lo ha affermato il premier armeno Nikol Pashinyan parlando dell’esodo. Lo riporta l’agenzia Interfax. Dopo un’offensiva militare e un cessate il fuoco mediato da Mosca, l’Azerbaigian sta prendendo il controllo della regione separatista abitata prevalentemente da armeni.

Baku accusa ex premier separatista, finanzia terrorismo

Intanto, secondo quanto riferiscono i servizi segreti azeri, ripresi dall’agenzia Interfax, un tribunale azero ha ordinato l’arresto dell’ex premier dei separatisti del Nagorno-Karabakh, Ruben Vardanyan, accusandolo di “finanziamento del terrorismo”, “creazione di gruppi o gruppi armati illegali” e “attraversamento illegale del confine”. Secondo Ria Novosti, Vardanyan rischia fino a 14 anni di reclusione.

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