La possibilità evocata dal capo del Pentagono, l’ex generale James Mattis, che gli Stati Uniti possano fornire armi moderne, tra cui missili anticarro, alle truppe di Kiev impegnate nel conflitto del Donbass non è piaciuta ai russi, che da sempre sono accusati dal Governo ucraino di fare la stessa cosa in senso opposto, ossia sostenere militarmente i ribelli separatisti.
Il portavoce di Putin, Dmitrj Peskov, ha commentato la notizia dicendo che "tutti gli Stati, soprattutto quelli che in qualche modo pretendono di avere ruoli nella soluzione" della crisi in Ucraina "devono evitare qualsiasi azione che possa provocare altre tensioni in questa regione".
E' però vero che lo Stato maggiore dell’esercito ucraino una settimana fa aveva protestato poiché la Russia stava inviando divisioni di fanteria giusto al confine tra le due nazioni, non lontano da dove si combatte. Proprio Peskov aveva segnalato che Mosca poteva "cambiare configurazione delle proprie forze armate nel suo territorio nel modo che ritiene opportuno".
ATS/AFP/Reuters/EnCa