Arresto di Yoon, verso la proroga

Gli inquirenti sudcoreani che indagano sul presidente destituito Yoon Suk Yeol hanno annunciato lunedì che chiederanno una proroga della validità del mandato d’arresto, in scadenza per la mezzanotte (le 16:00 in Svizzera).

La polizia sta inoltre valutando l’eventualità di arrestare le guardie dell’esautorato presidente nel caso in cui, come avvenuto venerdì scorso, tentassero di ostacolare l’arresto di Yoon.

Yoon Suk Yeol è accusato di insurrezione per aver cercato di imporre la legge marziale. Venerdì la polizia ha tentato di eseguire il mandato, ma il presidente destituito si è barricato in casa, sfuggendo al fermo grazie alla protezione degli uomini della sua scorta.

Intanto, durante la visita del segretario di Stato statunitense Antony Blinken a Seul, la Corea del Nord ha lanciato un missile balistico, il primo del 2025.

“La Corea del Nord ha lanciato un missile balistico non identificato in direzione del Mar del Giappone”, ha riferito lo stato maggiore dell’esercito sudcoreano, citato dall’agenzia Yonhap. L’ultimo lancio risaliva al 6 novembre, poche ore prima delle elezioni presidenziali statunitensi.

Le risoluzioni delle Nazioni Unite vietano alla Corea del Nord il lancio di missili balistici di qualsiasi portata. A seconda della loro progettazione, queste armi possono essere dotate di testate nucleari.

Il test missilistico non ha impedito a Blinken di esprimere preoccupazione per l’alleanza tra Russia e Corea del Nord, sempre più solida, durante una conferenza stampa a Seul.

“Pyongyang beneficia già di equipaggiamenti e addestramento militari russi,” ha dichiarato Blinken. “Ora abbiamo motivo di credere che Mosca intenda condividere avanzate tecnologie” spaziali e satellitari con il suo alleato, in cambio di soldati per l’invasione in Ucraina.