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Attacco? "Forse, ma non c’è una decisione finale”

Crisi ucraina: secondo fonti statunitensi, la Russia potrebbe invadere il paese mercoledì, ma il Pentagono ha dubbi – Mosca: “Ancora spazio per il compromesso”

  • 14 febbraio 2022, 22:34
  • 20 novembre, 18:38
03:33

Il futuro dell'Ucraina sempre più in bilico (almeno a parole)

SEIDISERA 14.02.2022, 19:45

  • Keystone
Di: Agenzie/ludoC 

"Non abbiamo visto nessun segno tangibile di de-escalation da parte della Russia" in Ucraina. Ad affermarlo oggi, lunedì, è stato il portavoce del Dipartimento di Stato americano, Ned Price, commentando gli sviluppo della crisi.

In giornata, varie fonti statunitensi, tra le quali la CNN, hanno affermato che l’invasione del paese da parte delle truppe di Mosca (che ha ammassato alla frontiera fino a 150'000 uomini) potrebbe avvenire mercoledì 16 febbraio. Tuttavia, il portavoce del Pentagono, John Kirby, ha dichiarato che Washington non crede che il presidente della Federazione russa, Vladimir Putin, “abbia già preso una decisione finale”, ribadendo che un’azione militare è possibile “in qualsiasi momento”. Da parte sua la CBS cita un funzionario americano secondo il quale Mosca ha spostato parte dell'artiglieria a lungo raggio in posizione di tiro. E alcune truppe russe vicino al confine con l'Ucraina hanno iniziato a muoversi in "posizioni da attacco".

Lo scenario resta quindi incerto; il presidente statunitense Joe Biden e i leader europei lasciano aperta la porta della diplomazia ma hanno promesso sanzioni incisive se il Cremlino dovesse decidere di attaccare.

Accuse che Putin e il suo entourage hanno più volte rispedito al mittente, affermando che non c’è nessuna volontà di scatenare un conflitto armato e che i continui moniti occidentali sono “isteria che ha raggiunto il suo apogeo”.

Nel frattempo, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha stabilito che mercoledì – il giorno del paventato attacco – sarà la giornata dell’unità nazionale.

Mosca: “Spazio al compromesso”

A gettare acqua sul fuoco delle dichiarazioni di questi giorni ci ha però pensato il numero uno della diplomazia russa, il ministro degli esteri Sergei Lavrov, che ha dichiarato esserci “sempre spazio” per trovare un compromesso.

Inoltre, il ministero russo della difesa ha dichiarato che parte delle esercitazioni di questi giorni stanno per terminare.

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