La Confederazione è sempre più preoccupata per la situazione in Ucraina. Il Dipartimento federale degli affari esteri, alla luce della crisi in atto per una temuta invasione russa, ha richiamato in patria i congiunti con figli del personale diplomatico elvetico a Kiev. Personale diplomatico che invece rimane sul posto. L'ambasciata è ancora aperta e pienamente operativa: è particolarmente importante che i suoi servizi siano garantiti per chiunque ne dovesse avere bisogno.
In Ucraina vivono un po' più di 200 svizzeri
Berna ritiene ancora prematuro invitare tutti i 257 cittadini svizzeri che vi vivono a lasciare il Paese dell'Europa orientale, come consigliato invece da altre capitali, Washington in testa. Restare o meno dipende dalla scelta individuale di ognuno.
Il DFAE ha adeguato nuovamente le raccomandazioni di viaggio e sconsiglia di recarsi in Ucraina per turismo e per motivi non urgenti. Per alcune regioni sono sconsigliati i viaggi in generale. A causa della situazione incerta dal profilo della sicurezza, diverse compagnie aeree potrebbero decidere di ridurre o addirittura sospendere i collegamenti, complicando un eventuale rientro. Swiss continua a volare verso Kiev, ma evita lo spazio aereo ucraino nei suoi altri voli internazionali.
Intervistato dalla NZZ, l'ambasciatore Thomas Greminger, ex segretario generale dell'OSCE, ha detto che i rischi di guerra in Europa non sono mai stati così elevati negli ultimi 30 anni. La Russia non alcun interesse a invadere l'Ucraina, anche una violazione territoriale minore non avrebbe alcun senso perché comporterebbe costi economici molto alti. Tuttavia, una provocazione - come un'operazione nascosta nella regione contesa del Donbass - potrebbe far precipitare la situazione.
Nehammer e Cassis a Zofingen
La crisi ucraina è stata anche fra i diversi temi affrontati dal presidente della Confederazione Ignazio Cassis e dal cancelliere austriaco Karl Nehammer, giunto oggi (lunedì) in visita nella Confederazione. È stato accolto con gli onori militari a Zofingen, ma senza pubblico per i timori legati alle possibili proteste degli oppositori alle misure antipandemiche.
Il cancelliere austriaco in Svizzera
Telegiornale 14.02.2022, 13:30
Nella conferenza stampa al termine dell'incontro, entrambi si sono espressi in favore di una de-escalation incentrata sul dialogo e che escluda l'uso della forza. Cassis ha precisato che una mediazione elvetica al momento non è richiesta, ma Berna è disposta a mettere a disposizione i suoi buoni uffici.