“Se invaderete l’Ucraina ci saranno ripercussioni rapide e severe, da parte degli Stati Uniti e degli alleati”. Lo ha dichiarato il presidente statunitense Joe Biden al suo omologo russo Vladimir Putin, durante un colloquio telefonico sabato pomeriggio (ora Svizzera). Ad annunciarlo è stata la Casa Bianca al termine della telefonata. Washington ha inoltre fatto sapere che, nonostante la discussione fra i due capi di Stato, “non c’è un cambiamento fondamentale dello scenario”.
Il Cremlino, commentando la telefonata, ha per parte sua denunciato "un'isteria americana arrivata all'apogeo", aggiungendo tuttavia che i due capi di Stato sono pronti a proseguire il dialogo.
In questi giorni gli Stati Uniti hanno più volte affermato che un’invasione dell’Ucraina è vicina e che potrebbe avvenire in qualsiasi momento, anche durante le Olimpiadi di Pechino. Parole bollate dalla controparte come “propaganda statunitense”; Mosca, dal canto suo, continua infatti a negare di avere piani di aggressione.
"Applicare gli accordi di Minsk"
In precedenza, Putin si era trattenuto telefonicamente anche con il presidente francese Emmanuel Macron. Una chiamata che ha consentito di proseguire le discussioni avviate a Mosca lunedì scorso (7 febbraio). L’Eliseo ha fatto sapere che: “I due presidenti hanno discusso delle strade per progredire nell'applicazione degli accordi di Minsk, e hanno proseguito la discussione sulle condizioni della sicurezza e della stabilità in Europa. Hanno entrambi espresso la volontà di proseguire il dialogo su questi due punti”.