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Crisi ucraina, "diplomazia e dissuasione"

Telefonata tra il presidente statunitense Joe Biden e il suo omologo a Kiev Zelensky – Washington ribadisce: “Se Russia attaccherà, risposta sarà rapida e risoluta”

  • 13 febbraio 2022, 21:12
  • 20 novembre, 18:39
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Le forze speciali dell'unità Azov della guardia nazionale ucraina addestrano i civili

Di: AFP/ATS/ludoC 

Diplomazia e dissuasione: sono queste le strade che hanno scelto di seguire il presidente statunitense Joe Biden e il suo omologo a Kiev Volodymyr Zelensky, per far fronte alla minaccia di un’invasione russa dell’Ucraina. I due capi di Stato, comunica domenica la Casa Bianca, hanno discusso telefonicamente della crisi per una cinquantina di minuti.

Biden, durante la telefonata, ha di nuovo sottolineato il suo sostegno alla “sovranità e all’integrità” dell’Ucraina, ribadendo che la risposta degli Stati Uniti e degli alleati sarà rapida e risoluta, qualora il presidente russo Vladimir Putin dovesse decidere di far varcare la frontiera alle sue truppe. Accuse che in questi giorni sono state rispedite al mittente dal Cremlino, che ha bollato le allerte di Washington come “propaganda anti-russa” e “isteria arrivata all’apogeo” poiché Mosca, è stato detto, non ha intenzioni conflittuali.

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Ucraina, diplomazia al lavoro

Telegiornale 13.02.2022, 13:30

Si punta alla de-escalation

La telefonata tra i due leader si iscrive nel solco di un’offensiva diplomatica, con i dirigenti occidentali e russi che si sono parlati al telefono diverse volte in questi giorni (il presidente francese Emmanuel Macron è pure volato a Mosca per parlare a quattrocchi con l’omologo russo Vladimir Putin). L’obiettivo è quello della de-escalation, come sottolineato ieri – sabato – anche dal presidente della Confederazione e capo del Dipartimento federale degli affari esteri Ignazio Cassis.

01:33

Ignazio Cassis spiega la posizione del Governo

Telegiornale 12.02.2022, 21:00

Le discussioni fra le parti non sembrano, per il momento, sortire l’effetto sperato. Mosca non vuole sentire parlare di un’annessione di Kiev alla NATO, mentre il dispiegamento di 130’00 militari russi ai confini ucraini e le esercitazioni su larga scala nel Mar Nero, proprio di fronte alla Crimea annessa alla Federazione nel 2014, sono secondo Washington e gli alleati europei presagio di un'invasione, magari sotto forma di guerra ibrida.

Nonostante il dialogo, “non si sono motivi di ottimismo”, ha quindi dichiarato in giornata il portavoce del Pentagono John Kirby.

“Non volate sul Mar Nero”

Nel frattempo, il servizio ucraino per il traffico aereo ha sconsigliato alle compagnie di sorvolare il Mar Nero, date le manovre militari russe in corso. Lo spazio aereo ucraino resta tuttavia aperto.

Nuovi aiuti militari

Intanto, l'Ucraina ha ricevuto dalla Lituania una fornitura del sistema missilistico antiaereo Stinger, ha annunciato il ministro della difesa di Kiev, Oleksii Reznikov.

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