L’esercito israeliano ha lanciato martedì sera un’operazione di una portata rara a Jenin e Tulkarem, nel nord della Cisgiordania occupata, durante la quale ha annunciato l’uccisione di nove combattenti palestinesi, definiti “terroristi”. Colonne di blindati sono entrate nella notte nei due campi profughi. Sette dei nove guerriglieri sarebbero però stati colpiti da raid aerei.
“Le forze di sicurezza hanno lanciato un’operazione per combattere il terrorismo a Jenin e Tulkarem”, ha dichiarato l’esercito israeliano in un comunicato diffuso oggi, mercoledì, precisando poi di aver rimosso esplosivi piazzati sotto le strade e confiscato “grandi quantità di armi tra cui fucili M-16, munizioni e altro equipaggiamento militare”.
Già ieri Tel Aviv aveva ordinato di evacuare l’area da dove operavano anche i collaboratori dell’ONU, sfollati dalle strutture a Rafah, nella Striscia di Gaza. Le attività umanitarie dell’ONU in zona sono quindi state sospese.
La Jihad islamica, alleata di Hamas, ha frattanto denunciato una “vasta aggressione alle città e ai campi del nord della Cisgiordania occupata”, ritenendo che Israele stia “cercando di trasferire il peso del conflitto alla Cisgiordania occupata” in vista della sua “annessione”. La guerra tra Israele e Hamas è iniziata a seguito di un attacco senza precedenti del movimento islamista palestinese in territorio israeliano il 7 ottobre. Il presidente palestinese Mahmud Abbas ha dal canto suo interrotto una visita in Arabia Saudita per “seguire gli sviluppi dell’aggressione israeliana”.
Notiziario 05.00 del 28.08.2024
RSI Info 28.08.2024, 05:00
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