Il Governo di Belgrado ha respinto, ritenendola una provocazione, la richiesta del capo della diplomazia di Pristina Behgjet Pacolli di recarsi in visita a Novi Pazar, capoluogo del Sangiaccato, regione a maggioranza albanese e musulmana nel sud-ovest del paese, con velleità autonomiste.
Una decisione che il ministro della difesa serbo Aleksandar Vulin ha motivato ricordando che il Kosovo, proclamatosi indipendente il 17 febbraio 2008, è un territorio sotto amministrazione temporanea delle Nazioni Unite e perciò, non essendo uno Stato internazionalmente riconosciuto, non ha nemmeno diritto ad avere un ministro degli esteri.
Pacolli, dal canto suo, è intenzionato a denunciare il divieto presso l’alta rappresentante dell’Unione Europea Federica Mogherini e le altre istituzioni internazionali.
ANSA/MarGù