Nella notte tra giovedì e venerdì il presidente statunitense ha firmato la legge che stanzia nuovi fondi, fino al 3 dicembre, per il funzionamento del Governo del paese. Senza questi fondi, sarebbe scattato il cosiddetto shutdown, ossia il blocco delle attività federali non essenziali. La norma è stata approvata dal Congresso con 254 voti a favore e 175 contrari.
Il voto sulla legge sulle infrastrutture
Superato questo scoglio, Joe Biden dovrà ora concentrarsi su un tema a lui caro: il maxipiano sulle infrastrutture da oltre mille miliardi di dollari. L’organo legislativo avrebbe dovuto esprimersi giovedì in serata, ma forti divisioni interne ai democratici, tra progressisti e moderati, hanno fatto slittare il voto a oggi, venerdì. In agosto era stato approvato dal Senato, pure dai repubblicani.
"Milioni di posti di lavoro ben pagati"
Biden, in quell’occasione, aveva affermato che il piano avrebbe permesso la creazione di milioni di posti di lavoro “ben pagati”. Con i 1'200 miliardi di dollari sono previste opere come la ricostruzione di strade, ferrovie e reti idriche e l’ampliamento della banda larga. Inizialmente la Casa Bianca aveva previsto investimenti per 2'300 miliardi, poi ridimensionati a scapito di progetti legati all’energia pulita.
USA, il piano infrastrutturale di Biden
Telegiornale 01.10.2021, 22:00