Joe Biden, 77 anni, due candidature fallite alla Casa Bianca in passato, è ora il candidato ufficiale del Partito democratico. Ha dimostrato abbastanza leadership, nei suoi otto anni da vicepresidente accanto a Barack Obama? Non ancora. Almeno secondo Barbara Perry, direttrice dei "Presidential Studies" al Miller Center dell’Università della Virginia di Charlottesville.
La sua capacità di guidare il Governo e di comunicare è insomma tutta da dimostrare. Però fin qui – secondo Perry – Biden si è mosso bene. Soprattutto nella reazione all’inizio delle primarie. "Sembrava morto politicamente, invece ha reagito con un botto", aggiunge l’esperta. E anche la scelta di Kamala Harris come vicepresidente si è dimostrata azzeccata per Perry, che non nasconde però la sua preoccupazione per il fattore "età".
Joe Biden – come Donald Trump – "ha mostrato qualche calo di acutezza mentale, quantomeno nella capacità di parlare in modo fluente".
Biden ha avuto il coraggio in passato di raccontare i suoi problemi di balbuzie giovanile. Un difetto diventato poi stimolo a una carriera svolta tutta in politica a parte una brevissima parentesi iniziale come avvocato.
Nella campagna elettorale più imprevedibile della storia americana – a causa dell’emergenza Covid-19 – il candidato democratico si è esposto molto meno di quanto invece sarebbe avvenuto in circostanze normali.
Secondo Barbara Perry questo potrebbe essere un vantaggio per lui, perché gli ha evitato gaffe o scivoloni verbali. Meglio quanto si attiene ai discorsi ufficiali: "Riesce molto meglio, aggiungendo anche un tocco personale". Se invece sceglie di andare "off-script" a braccio… "mi sento a disagio, come quando si teme che un anziano parente a una cena dica qualcosa che non intendeva".
La stessa sensazione comunque la storica la provava anche per Ronald Reagan. E oggi, puntualizza, anche per Donald Trump.
Biden incoronato candidato
Telegiornale 19.08.2020, 22:00