Biden non molla: “Tornerò a far campagna elettorale”

‘’Tornerò a fare campagna elettorale prossima settimana’‘. Lo ha annunciato venerdì il presidente Joe Biden, isolato dopo aver contratto il Covid-19. “Non vedo l’ora di tornare per continuare a denunciare la minaccia dell’agenda del Progetto 2025 di Donald Trump”, ha affermato presidente degli Stati Uniti in una nota.

“La visione cupa del futuro di Donald Trump non ci appartiene come americani. Insieme, come partito e come Paese, possiamo sconfiggerlo alle urne”, ha aggiunto.

Poche ore prima era stata Jen O’Malley Dillon, presidente della campagna del presidente democratico, ad annunciarne il ritorno in campo, durante un’intervista per la MSNBC.

O’Malley Dillion ha riconosciuto un “calo” nel sostegno al presidente, ma ha ribadito che egli rimane “assolutamente” in gara e che la campagna vede “molteplici strade” per battere Trump.

“Abbiamo molto lavoro da fare per rassicurare il popolo americano che sì, è anziano, ma può vincere”, ha detto durante l’intervista. Lo scoraggiamento degli elettori non si è tuttavia convertito in un voto per Trump, ha sottolineato la presidente della campagna. “Hanno delle domande, ma restano con Joe Biden”, ha detto.

In mezzo al tumulto, la maggioranza dei democratici pensa che la vicepresidente Kamala Harris rappresenterebbe l’alternativa migliore per la corsa alla presidenza.

Le dichiarazioni odierne smentiscono le notizie trapelate negli ultimi giorni, durante i quali si sono moltiplicate le voci secondo cui il presidente starebbe valutando seriamente gli appelli che ne chiedono il ritiro.

Da questa settimana, inoltre, Biden è isolato, essendo risultato positivo al Covid-19. Per questa ragione, diversi funzionari democratici hanno dichiarato a Reuters che i prossimi eventi del presidente sono stati annullati.

Piovono le richieste di un suo ritiro

Venerdì, intanto, altri quattro rappresentanti democratici del Congresso statunitense hanno chiesto pubblicamente al presidente di porre fine alla sua corsa. Sono Chuy Garcia, Jared Huffman, Marc Veasey e Marc Pocan.