La popolazione slovacca, dopo le proteste dei giorni scorsi, è pronta a tornare in piazza venerdì pomeriggio a Bratislava con la grande manifestazione per il giornalista Jan Kuciak, ucciso insieme alla compagna Martina Kusnirova a fine febbraio. Il 27enne, reporter del sito Aktuality.sk, stava indagando sui legami tra 'ndrangheta e politici locali.
L'indignazione per il duplice omicidio non è stato un fuoco di paglia emotivo come nel resto dell’Europa - dove, comunque, sono stati organizzati cortei, tra l'altro, a Londra, Parigi e Bruxelles e anche Berna -. In Slovacchia si è messa in moto una protesta fondata sul risveglio della coscienza nazionale.
I due omicidi hanno scosso a tal punto la scena politica che il presidente Andrej Kiska, in un discorso alla TV pubblica del 4 marzo, si è espresso per un rimpasto di Governo o per le elezioni anticipate. Ipotesi poi respinta con forza dal premier slovacco Robert Fico.
Per quanto riguarda le indagini, tutti e sette gli italiani arrestati in connessione con gli omicidi erano stati rilasciati il 3 marzo, scaduti i termini di custodia cautelare (48 ore), senza aver individuato le prove per passare a un'accusa formale.
ATS/M. Ang.