È proceduto nella notte tra sabato e domenica, senza particolari incidenti, lo sgombero dell'Ambassador Bridge, una delle principali arterie di collegamento fra il Canada e gli Stati Uniti, bloccato da giorni dalle proteste contro le restrizioni per il Covid.
La polizia ha evacuato la zona senza che siano state registrate tensioni particolari. I manifestanti hanno rimosso la maggior parte dei veicoli che bloccavano il ponte che collega Windsor in Ontario alla città americana di Detroit. Il giorno prima, la corte superiore dell'Ontario aveva ordinato lo sgombero dei manifestanti, ormai lì da cinque giorni.
Il blocco di questo asse essenziale ha spinto Washington a intervenire con il primo ministro canadese Justin Trudeau. A inizio serata la polizia non era però ancora riuscita a liberare completamente il ponte dopo ore di scontri con i manifestanti.
Anche altri due valichi di frontiera risultano tuttora bloccati: il primo, a Emerson, collega la provincia di Manitoba al Nord Dakota, mentre il secondo si trova in Alberta.
Canada, la polizia allontana i manifestanti
Telegiornale 12.02.2022, 21:00
In migliaia a Ottawa
Sempre sabato, per il terzo fine settimana di fila, i manifestanti si sono ritrovati anche e soprattutto nella capitale federale Ottawa, l'epicentro del movimento. Tra musica, clacson, piste da ballo e bancarelle migliaia di persone hanno marciato e festeggiato nel centro città, dove è stata dispiegata pochissima polizia.
Nella capitale Ottawa la protesta è proseguita per il terzo weekend di fila
Secondo un sondaggio, un terzo dei canadesi sostiene il movimento e il 44% dei vaccinati capisce "la causa e le frustrazioni dei manifestanti". Dalla nascita del movimento, tre province canadesi hanno annunciato che abbandoneranno il pass vaccinale e l’obbligo di mascherina nelle prossime settimane. Non è però il caso delle due province più popolose del paese: Ontario e Québec.