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Carles Puigdemont torna a Barcellona ma poi... sparisce

Sul leader indipendentista pesa ancora un mandato di cattura ma ha voluto essere “presente” per l’elezione del nuovo Governatore della Catalogna

  • 8 agosto, 12:20
  • 8 agosto, 21:13
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RG 12:30 dell’8.8.2024 Il servizio di Camilla Camponovo

RSI Info 08.08.2024, 12:50

  • keystone
Di: ATS/AFP/ANSA/Swing 

I deputati regionali della Catalogna hanno fatto ingresso nell’aula del parlamento locale di Barcellona per la seduta d’investitura del nuovo governatore. Il candidato designato è il socialista Salvador Illa. Il leader indipendentista Carles Puigdemont, eletto con Junts per Catalunya e che nella prima mattina di oggi, giovedì, era comparso a sorpresa a poche centinaia di metri dalla sede parlamentare, dopo aver dichiarato nei giorni precedenti di voler essere presente in questa occasione nonostante un mandato di cattura a suo carico, non è stato visto nell’aula.

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Puigdemont a Barcellona, toccata e fuga

Telegiornale 08.08.2024, 20:00

La polizia della Catalogna (Mossos d’Esquadra) ha frattanto attivato un dispositivo per intercettare l’ex presidente regionale Carles Puigdemont: lo riportano “El País” e altri media. Intervenuto davanti a centinaia di simpatizzanti nella prima mattina, il leader indipendentista è poi stato perso di vista nei minuti successivi da giornalisti e telecamere presenti. La polizia non esclude quindi la possibilità che stia tentando la fuga, mentre diversi punti di uscita da Barcellona sono controllati dagli agenti.

Fonti locali e media spagnoli riferiscono poi, che un agente della polizia catalana è stato arrestato perché avrebbe favorito la fuga di Carles Puigdemont dopo la sua apparizione a sorpresa a Barcellona. L’ipotesi è che il politico catalano si sia allontanato in auto dal centro della città, con la collaborazione di altre persone.

Prima dell’inizio della seduta parlamentare, Puigdemont era salito su un palco vicino all’edificio del Parlamento tra le grida di “Presidente, Presidente” della folla, dove ha tenuto un breve discorso, hanno osservato i giornalisti dell’AFP.

“Non so quanto tempo passerà prima di poterci rivedere, amici miei, ma qualunque cosa accada, quando ci rivedremo, spero che potremo gridare insieme a gran voce quello che ho detto: ‘Viva la Catalogna libera’”, ha detto Puigdemont, che deve ancora rispondere di un mandato di arresto in Spagna per il suo ruolo nel fallito tentativo di secessione della Catalogna nel 2017. Da sette anni il leader indipendentista vive soprattutto in Belgio.

Legge amnistia

E nonostante la legge di amnistia negoziata da Pedro Sanchez in cambio dell’appoggio di Junts al suo Governo, Carles Puigdemont è sempre oggetto di un mandato di cattura. Fortemente criticata dall’opposizione, questa legge di amnistia è al centro di numerosi dibattiti giuridici e, il 1° luglio, la Corte Suprema ha deciso che si applica solo ad alcuni dei reati di cui è accusato il leader indipendentista.

La coalizione

Dopo mesi di trattative dalle elezioni di maggio, in cui i socialisti hanno superato il partito di Carles Puigdemont senza però ottenere la maggioranza assoluta, la scorsa settimana è stato finalmente raggiunto un accordo di coalizione che ha permesso alla ricca regione del nord-est spagnolo di vedere l’ex ministro della Sanità di Pedro Sanchez diventare capo dell’esecutivo regionale.

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