La discussa e contestata legge di amnistia per le persone implicate nel processo secessionista in Catalogna, dal novembre 2011 al novembre 2023, è stata approvata oggi (giovedì) in via definitiva dal Congresso spagnolo.
Il provvedimento, che revoca il veto apposto dal Senato, ha ricevuto 178 voti a favore della maggioranza progressista PSOE-Sumar, sostenuta dai partiti nazionalisti baschi e catalani e regionalisti, e 172 contrari dai partiti di opposizione, il Partito Popolare, quello di estrema destra Vox e il deputato di UPN.
La controversa normativa, che ha dominato il dibattito politico in Spagna negli ultimi mesi, apre la strada al ritorno in Spagna dell’ex presidente catalano Carles Puigdemont, riparato all’estero nell’ottobre 2017.
Dopo un lungo negoziato dei socialisti con i partiti a favore dell’indipendenza, la Camera bassa l’aveva già approvata lo scorso 14 marzo con la stessa maggioranza a favore. Successivamente però il Senato, in cui la maggioranza è in mano al Partito Popolare, aveva posto il proprio veto, allungando di due mesi l’iter parlamentare, per poi rimandare il testo alla Camera, che oggi ha dato infine il via libera.
Si stima che del provvedimento di grazia beneficeranno circa 400 implicati a vario titolo nel referendum indipendentista e nella successiva dichiarazione unilaterale di secessione dell’ottobre 2017. Il PP e Vox che si sono ripetutamente mobilitati in piazza contro la legge e il governo di Pedro Sanchez hanno annunciato ricorsi alla Corte costituzionale.
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Notiziario 26.05.2024, 15:00
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Spagna: al centro del dibattito l’approvazione della legge di amnistia per gli indipendentisti catalani
La corrispondenza 04.04.2024, 07:05
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