Epidemia colposa e omicidio colposo: sono le ipotesi di reato nei confronti di Giuseppe Calicchio, direttore generale del Pio Albergo Trivulzio, una casa di riposo storica di Milano.
A causa dell’epidemia di coronavirus, nella struttura hanno perso la vita oltre 100 persone, probabilmente per il mancato rispetto delle misure di sicurezza per limitare i contagi e per la cattiva gestione degli ospiti malati. Alcuni pazienti infetti sarebbero stati trasportati dagli ospedali alla casa per anziani, creando focolai di contagio all’interno della struttura.
L’indagine è stata aperta in seguito alle numerose segnalazioni di alcuni lavoratori e dei famigliari delle vittime. Il presidente della sezione lombarda dell’Unione nazionale delle istituzioni di assistenza sociale, Luca Degani, ha parlato di un trattamento non adeguato dei pazienti e di una gestione totalmente sbagliata dell’emergenza: “I luoghi in cui vivono gli anziani non autosufficienti non dovevano essere utilizzati per sgravare gli ospedali”.
Ma a finire nelle mani degli inquirenti non ci sarebbe solo il Pio Albergo Trivulzio ma anche altre case per anziani lombarde, fra le quali risultano l’Istituto Don Gnocchi di Milano e la casa di riposo di Mediglia, a sud della metropoli lombarda.