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Case di riposo indagate

La malagestione dell’emergenza coronavirus avrebbe provocato la morte di numerosi anziani in diverse strutture, tra cui il Pio Albergo Trivulzio di Milano

  • 11 aprile 2020, 23:49
  • 22 novembre, 19:34
01:30

RG 18.30 dell'11.04.2020: Il servizio di Alessandro Braga

RSI Info 11.04.2020, 23:42

  • Keystone
Di: RG/PSo 

Epidemia colposa e omicidio colposo: sono le ipotesi di reato nei confronti di Giuseppe Calicchio, direttore generale del Pio Albergo Trivulzio, una casa di riposo storica di Milano.

A causa dell’epidemia di coronavirus, nella struttura hanno perso la vita oltre 100 persone, probabilmente per il mancato rispetto delle misure di sicurezza per limitare i contagi e per la cattiva gestione degli ospiti malati. Alcuni pazienti infetti sarebbero stati trasportati dagli ospedali alla casa per anziani, creando focolai di contagio all’interno della struttura.

L’indagine è stata aperta in seguito alle numerose segnalazioni di alcuni lavoratori e dei famigliari delle vittime. Il presidente della sezione lombarda dell’Unione nazionale delle istituzioni di assistenza sociale, Luca Degani, ha parlato di un trattamento non adeguato dei pazienti e di una gestione totalmente sbagliata dell’emergenza: “I luoghi in cui vivono gli anziani non autosufficienti non dovevano essere utilizzati per sgravare gli ospedali”.

Ma a finire nelle mani degli inquirenti non ci sarebbe solo il Pio Albergo Trivulzio ma anche altre case per anziani lombarde, fra le quali risultano l’Istituto Don Gnocchi di Milano e la casa di riposo di Mediglia, a sud della metropoli lombarda.

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