Un tribunale francese ha dichiarato giovedì l’ex marito di Gisèle Pelicot colpevole di stupri aggravati e di tutte le altre accuse a suo carico. Il verdetto per Dominique Pelicot, 72 anni, è stato letto dal giudice capo del tribunale di Avignone, Roger Arata. L’uomo è stato condannato a 20 anni di prigione, il massimo della pena, così come richiesto dall’accusa.
Dominique Pelicot si è alzato in piedi, ha ascoltato il giudice con attenzione, ma senza esprimere particolari emozioni. È anche ritenuto colpevole di aver raccolto immagini a loro insaputa della moglie e della figlia. Tutta la famiglia è presente questa mattina in aula al Palazzo di Giustizia di Avignone.
L’ex marito della donna è finito a processo con una cinquantina di uomini, anche loro accusati di violenza sessuale e ritenuti tutti colpevoli. Nessuno è stato prosciolto, ma la Corte ha condannato la maggior parte di loro a pene molto inferiori rispetto alle richieste dei pubblici ministeri. Le pene nei loro confronti partono da tre anni di prigione; uno degli accusati è però stato condannato a 15 anni di carcere e altre tre imputati a 13 anni.
Dominique Pelicot ha ammesso per parte sua di aver drogato per anni Gisèle Pelicot, anche lei oggi 72enne, per poi stuprarla insieme a sconosciuti, molti dei quali reclutati online, filmando gli abusi sessuali. La donna è stata per anni ignara di tutta questa violenza. La coppia viveva nel comune di Mazan, nel sud della Francia. L’ex marito ha ammesso in aula di aver più volte nascosto nel cibo e nelle bevande la droga, al fine di stordire l’ex moglie così dar farne per ore ciò che voleva.
Il caso: anni e anni di violenze all’insaputa della donna
L’accusa aveva chiesto nei suoi confronti 20 anni di carcere, la pena massima, e pene che vanno tra i 10 e i 18 anni per la maggior parte degli altri imputati.
Tutti gli imputati sono accusati di aver preso parte alle fantasie sordide di stupro e abuso di Dominique Pelicot, messe in atto nella casa della coppia ma anche altrove.
Gli stupri di gruppo sono venuti alla luce quasi per caso, quando Dominique Pelicot era finito in polizia dopo che una guardia di sicurezza di un supermercato lo aveva sorpreso mentre filmava segretamente sotto le gonne delle clienti. Gli agenti hanno poi rinvenuto nei suoi dispositivi elettronici oltre 20’000 tra foto e video che immortalavano gli abusi che faceva subire alla moglie, ignara di tutto quello che le stava succedendo.
Le prove hanno permesso di contare 72 diversi aggressori, ma non tutti sono stati identificati dagli inquirenti. Alcuni degli accusati hanno riconosciuto la loro colpevolezza, ma non tutti. Alcuni hanno cercato di giustificare il loro comportamento insistendo sul fatto che non avevano intenzione di stuprare nessuno quando hanno risposto agli inviti del marito a venire a casa loro. Altri hanno dato a lui la colpa, dicendo che li aveva indotti a pensare che stessero partecipando a giochi consensuali.
Il processo è durato oltre tre mesi e il caso ha avuto eco ben oltre i confini nazionali, con giornali, siti e televisioni di tutto il mondo che ne hanno riferito.
Processo Pelicot: la diretta dal tribunale
Telegiornale 19.12.2024, 12:30
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Notiziario 19.12.2024, 11:00
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Falò 12.11.2024, 20:50
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