Sono oltre un centinaio i migranti morti la scorsa settimana nel naufragio di due gommoni al largo delle coste libiche. Lo rende noto l’ONG Medici senza Frontiere (MSF) basandosi sulle testimonianze di alcuni sopravvissuti.
I due canotti avevano lasciato le spiagge della Libia lo scorso 1° settembre, con a bordo decine di persone, provenienti, secondo MSF, dal Sudan, dal Mali, dalla Nigeria, dal Camerun, dal Ghana, dal Sudan ma anche libici, algerini ed egiziani. Stando alle testimonianze, un gommone ha avuto noie al motore e l’altro ha cominciato a sgonfiarsi. Trasportava 165 adulti e 20 bambini. Di questi solo 55, secondo un sopravvissuto, sono riusciti a salvarsi.
Notiziario 06.00 dell'11.09.2018
RSI Info 11.09.2018, 08:27
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Tra coloro che sono riusciti a scampare al naufragio ci sono, sempre secondo MSF, alcune donne incinte, bambini e bébé. Molti presentano bruciature dovute ai scarichi tossici dei motori e soffrono di problemi polmonari e respiratori dovuti alla lunga permanenza in acqua. I sopravvissuti sono stati tratti in salvo dagli scafi della Guardia costiera libica.
ATS/AFP/Swing