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Cina e Corea, il virus non si ferma

Il Covid-19 colpisce ancora nelle due nazioni anche se l'impatto è meno violento. Per Pechino e Seul cresce il timore delle "ondate di ritorno"

  • 27 marzo 2020, 09:14
  • 22 novembre, 19:39
03:22

RG 18.30 del 26.03.2020 Il reportage di Gabriele Battaglia

RSI Info 26.03.2020, 21:38

  • Reuters
Di: ATS/Reuters/EnCa 

I casi di coronavirus registrati giovedì in Cina sono stati 55, di cui 54 importati e uno interno nello Zhejiang. La Commissione sanitaria nazionale ha citato nei suoi aggiornamenti quotidiani 5 nuovi decessi, tutti avvenuti nell'Hubei, provincia epicentro della pandemia, e 49 nuovi casi sospetti.

Le infezioni sono salite a 81’782, di cui 3’460 pazienti in cura, 3’291 decessi e 74’588 dimessi dagli ospedali, che valgono un tasso di guarigione al 91,69%. Contro il contagio di ritorno, Pechino ha annunciato giovedì lo stop dei visti agli stranieri e un drastico taglio dei voli internazionali.

La Corea del Sud ha dal canto suo registrato 91 nuovi casi di coronavirus alla fine di giovedì, in calo sui 104 del giorno precedente: le infezioni, ha riferito il Korea Centers for Disease Control and Prevention (KCDC), sono salite a 9’332, con i decessi saliti a 139 persone (+8). Sono inoltre 13 i contagi importati, per 144 totali, aspetto che costituisce la minaccia di un'ondata di ritorno.

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