Nessuno dei Paesi del G20 è sulla giusta strada per raggiungere gli obiettivi indicati dall'accordo sul clima del 2015, ovvero contenere l'aumento della temperatura media globale entro 2 gradi centigradi, meglio 1,5, rispetto al periodo pre-industriale. Nel gruppo dei 20 la maglia nera va all'Australia.
Ciò quanto emerge dal rapporto annuale "Brown to green" di Climate Transparency sulla base di 80 indicatori. Il rapporto è l'analisi più completa al mondo su quanto i paesi industrializzati stanno mettendo in atto nel campo del clima, dell'energia e della finanza sostenibile. Nel 2018, le emissioni di CO2 dei paesi G20 sono aumentate in tutti i settori, in particolare in quello dell'edilizia, e molti degli attuali obiettivi climatici per il 2030 sono troppo deboli per raggiungere i traguardi di Parigi.
Tuttavia, affermano i ricercatori, è ancora possibile mettere in atto interventi per una maggiore ambizione climatica. Il rapporto indica che i 20 grandi devono alzare entro il 2020 i target sulle emissioni che avevano previsto per il 2030 e ampliare in modo significativo le azioni per la mitigazione, l'adattamento e la finanza entro il prossimo decennio.
ATS/ANSA/Swing