Nuovo colpo alla 'ndrangheta in Emilia Romagna: la polizia ha eseguito nella mattinata di martedì una serie di misure cautelari nei confronti di presunti appartenenti alle cosche che da tempo operano nella regione e che sono storicamente legate ai Grande Aracri di Cutro.
I provvedimenti sono stati emessi dal giudice per le indagini preliminari di Bologna su richiesta della Divisione distrettuale antimafia. Sono anche in corso un centinaio di perquisizioni in tutta Italia nei confronti di soggetti che, pur non essendo destinatari della misura cautelare, sono comunque risultati collegati alla cosca. Le indagini nei confronti dei presunti appartenenti alle famiglie di 'ndrangheta sono state coordinate dal Servizio centrale operativo (SCO) della polizia e condotte dagli uomini della squadra mobile di Bologna in collaborazione con quelle di Parma, Reggio Emilia e Piacenza. Oltre 300 gli agenti che erano impegnati nell’operazione.
Gli arrestati sono accusati a vario titolo di associazione di stampo mafioso, estorsione, tentata estorsione, trasferimento fraudolento di valori, intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, danneggiamento e truffa aggravata. Tra loro c’è anche il presidente del Consiglio comunale di Piacenza, Giuseppe Caruso. Secondo gli investigatori, Caruso sarebbe parte integrante dell'organizzazione criminale che operava tra le province di Reggio Emilia, Parma e Piacenza e che aveva ai vertici soggetti considerati di primo piano come Salvatore Grande Aracri, Francesco Grande Aracri e Paolo Grande Aracri.
ATS/ANSA/Swing