Donald Trump, incurante delle polemiche, alza ulteriormente i toni contro Pyongyang replicando alle ultime minacce del regime di Kim Jong-un: "Forse le mie parole finora non sono state abbastanza dure. La Corea del Nord deve stare attenta, o sarà nei guai come pochi paesi sono mai stati prima". E a chi gli chiede della possibilita' di un attacco preventivo da parte degli USA, il presidente americano risponde: "Vedremmo cosa accadrà ....".
Nel frattempo il numero uno del Pentagono, l'ex generale James Mattis, è intervenuto per gettare acqua sul fuoco. "L'amministrazione Trump è al lavoro con i suoi alleati per trovare una soluzione diplomatica alla crisi con la Corea del Nord", ha detto Mattis.
Poche ore prima le autorità nordcoreane avevano ribadito non solo la volontà di sferrare l'attacco contro Guam, isola avamposto territoriale e militare USA nel mar delle Filippine, ma avevano anche anticipato come si stia "seriamente" valutando il lancio "contemporaneo" di 4 missili a raggio intermedio Hwasong-12 per intimidire gli asset di Marina e Aeronautica americane.
ATS/M. Ang.