Un nuovo ciclo di riunioni tra famiglie separate dalla Guerra di Corea (1950-1953) ha preso il via lunedì sul lato settentrionale della frontiera che divide la penisola: 89 persone provenienti dal Sud sono state autorizzate a varcare il confine per incontrare i parenti.
I partecipanti, le cui mosse sono fissate da un rigido protocollo, potranno abbracciare i congiunti in sei occasioni, fino a domenica. Disporranno, in tutto, di 11 ore tra momenti comuni e privati. Un'opportunità che non si ripeteva da tre anni e che è stata concordata durante il summit, il 27 aprile a Panmunjom, tra il presidente Moon Jae-in e il "comandante supremo" Kim Jong-un.
Per la maggior parte delle persone coinvolte si tratta di una corsa contro il tempo, considerata l'età ormai avanzata (il decano, che ha potuto stringere a sé nuora e nipote, ha 101 anni). Si stima che siano ancora 56'890 i cittadini che, sotto il 38° parallelo, abbiano ancora legami di sangue al di sopra della linea.
ANSA/dg