Martedì sera la Corte Suprema del Colorado ha dichiarato l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump ineleggibile alla Casa Bianca in base alla clausola di insurrezione della Costituzione degli Stati Uniti e lo ha rimosso dalla scheda elettorale delle primarie presidenziali dello Stato.
La decisione di una Corte i cui giudici sono stati tutti nominati da governatori democratici segna un fatto storico: per la prima volta la Sezione 3 del 14° Emendamento è stata usata per squalificare un candidato alla presidenza. “La maggioranza della Corte ritiene che Trump non possa ricoprire la carica di presidente in base alla Sezione 3 del 14° Emendamento”, hanno scritto i giudici nella loro decisione, che ha visto quattro magistrati a favore e tre contrari alla scelta.
Nuove grane per Donald Trump
Telegiornale 20.12.2023, 20:00
La più alta Corte del Colorado ha del resto ribaltato la sentenza di un giudice di una corte distrettuale che aveva ritenuto che Trump avesse sì incitato all’insurrezione per il suo ruolo nell’attacco al Campidoglio del 6 gennaio 2021, affermando però che non poteva essere escluso dal voto giacché non era chiaro che la disposizione fosse intesa a riguardare la presidenza.
I giudici hanno sospeso la decisione fino al 4 gennaio, o fino a quando la Corte Suprema degli Stati Uniti non si pronuncerà sul caso. I funzionari del Colorado affermano che la questione deve essere risolta entro il 5 gennaio, termine ultimo per la stampa delle schede per le primarie presidenziali.
La diretta con Massimiliano Herber
Telegiornale 20.12.2023, 20:00
“Non giungiamo a queste conclusioni a cuor leggero”, ha scritto la maggioranza della Corte. “Siamo consapevoli dell’ampiezza e del peso delle questioni che ci vengono sottoposte. Siamo anche consapevoli del nostro solenne dovere d’applicare la legge, senza timori o favori, e senza essere influenzati dalla reazione dell’opinione pubblica alle decisioni che la legge ci impone di prendere”.
Gli avvocati di Trump avevano promesso di appellarsi immediatamente a qualsiasi squalifica presso la più alta corte nazionale, che ha l’ultima parola sulle questioni costituzionali. La sua portavoce legale Alina Habba ha dichiarato: “Questa sentenza, emessa dalla Corte Suprema del Colorado, attacca il cuore stesso della democrazia di questa nazione. Non reggerà e confidiamo che la Corte Suprema ribalti questo ordine incostituzionale”.
Donald Trump non ha menzionato la decisione durante un comizio martedì sera a Waterloo, in Iowa, ma la sua campagna ha inviato un’e-mail di raccolta fondi citando quella che ha definito una “sentenza tirannica”.
Procedure analoghe a quella del Colorado sono state lanciate in una quindicina di Stati. Finora si erano già pronunciati, a favore di Trump, i giudici di Minnesota e Michigan. Il voto per le primarie in Colorado è previsto nel “Super Tuesday” del 5 marzo.
Notiziario delle 06:00 del 20.12.2023
Notiziario 20.12.2023, 06:30
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