Saltato il Governo di Giuseppe Conte, ora tocca all'ex commissario alla spending review Carlo Cottarelli: l'economista è appena entrato al Quirinale dove è stato convocato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella per le 11.30.
Lo spread dopo un'apertura al ribasso è tornato a salire e lo scontro politico e istituzionale resta altissimo dopo che l'esponente del Movimento Cinque stelle (M5s) Luigi Di Maio e anche la leader di Fratelli di Italia (Fdi) Giorgia Meloni hanno minacciato la messa in stato di accusa del Capo dello Stato, con la Lega che sull'impeachment non segue M5s e Fdi, che hanno evocato la piazza. Pur parlando d'altro, Mattarella avverte intanto che "la minaccia di violenza" resta e osserva come l'antidoto non possa che essere il rafforzamento della "sensibilità democratica" e la fedeltà "ai principi che ispirano la nostra convivenza".
Il Palazzo del Quirinale a Roma
Ore difficili che fanno scendere in campo a sostegno del Colle diversi esponenti della società civile ma anche del Partito democratico: via tweet Dario Franceschini invoca la necessità di ritrovare l'unità smarrita e dice "verrà il tempo del confronto interno, ma ora ogni divisione tra noi sarebbe imperdonabile". E Carlo Calenda fa sapere di essere pronto a metterci la faccia e assicura di volersi candidare alle prossime elezioni.
Il voto infatti torna ad avvicinarsi e anche Alessandro Di Battista, tra i big pentastellati, mette per iscritto di non voler mollare: ha la valigia in mano ma non appena si aprirà la campagna elettorale - assicura - farà ritorno perché si "deve credere e lottare per le proprie idee".
Che dopo l'intesa sul contratto-programma e la squadra di Governo, i gialloverdi possano siglare un patto anche elettorale è una domanda che resta senza una risposta netta: "Vedremo", dice il leader della Lega Matteo Salvini che sembra però guardare ora in particolare agli alleati di centrodestra e soprattutto a Silvio Berlusconi: "Se vota il Governo Cottarelli addio alleanza: la nota di ieri - osserva - era la stessa di Renzi". Forza Italia, che ieri con il Cavaliere ha definito l'impeachment "irresponsabile", chiosa per bocca del portavoce dei gruppi parlamentari azzurri Giorgio Mulè "non daremo i voti a un governo tecnico e nemmeno i Cinque Stelle, quindi un governo che nasce già minoritario".
ats/joe.p.