Covid, anche l’Italia vuole riaprire

Anche l’Italia punta alla riapertura, tanto che oggi, mercoledì, il Consiglio dei ministri ha varato un nuovo decreto riguardante le norme anti-Covid, incentrato sulla durata del Green Pass, sulle regole da seguire in zona rossa e in merito alla scuola in presenza.

La durante del certificato sanitario sarà illimitata per chi ha ricevuto la dose di richiamo del vaccino e per chi si è contagiato dopo aver ricevuto le prime due dosi.

Per quanto riguarda le zone rosse, per chi ha ricevuto il cosiddetto “booster” non scatterà il lockdown. In sostanza per chi ha completato il ciclo di vaccinazione non dovrebbero più esserci distinzione tra i colori delle regioni.

Gli studenti vaccinati, a partire dalle scuole elementari, non faranno più didattica a distanza (DAD). La partecipazione in remoto dal proprio domicilio sarà obbligatoria solo per i non vaccinati o guariti e durerà cinque giorni. Per la scuola primaria, la DAD scatterà a partire da cinque casi positivi in classe, per la secondaria se si superano i due casi.

Aprendo il Consiglio dei ministri, il premier Mario Draghi – citato dai media italiani – ha affermato che “i provvedimenti di oggi vanno nella direzione di una maggiore riapertura del paese”. “Nelle prossime settimane andremo avanti su questo percorso di riapertura. Sulla base dell'evidenza scientifica, e continuando a seguire l'andamento della curva epidemiologica, annunceremo un calendario di superamento delle restrizioni vigenti", ha aggiunto Draghi.

Oggi anche in Svizzera sono stati annunciati nuovi allentamenti: da subito vengono a cadere le quarantene obbligatorie per i contatti stretti dei contagiati, così come l’obbligo del telelavoro. Un pacchetto più ampio di aperture è stato messo in consultazione.