Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha nominato un nuovo governatore della Banca centrale dopo aver improvvisamente licenziato il precedente per non aver seguito la sua visione economica. Il quarto cambio di guida dell'istituto in meno di due anni è stato male accolto dai mercati finanziari. Nelle prime ore di scambi in Asia, la lira turca ha perso di colpo il 15% del proprio valore. Venerdì per acquistare un dollaro ci volevano 7,22 lire. Lunedì mattina 8,3. In seguito ha recuperato parte del terreno, contenendo la flessione al 10%.
L'ex governatore Nacil Agbal, ritenuto un rigorista, capace di ridare fiducia ai mercati dopo mesi di pressione sulla valuta locale a causa del perdurare della crisi economica e degli alti livelli di inflazione da tempo stabilmente sopra il 15%, è stato sostituito con Sahap Kavcioglu, un ex parlamentare del partito del presidente. A provocare la rimozione sarebbe stata la decisione adottata giovedì dalla Banca centrale di Ankara di aumentare il tasso di riferimento al 19%, per contrastare l’inflazione e sostenere la moneta nazionale.
Da quando Nacil Agbal era entrato in carica a novembre la lira turca, complice anche il contemporaneo cambio di squadra al ministero delle finanze fino ad allora guidato da Berat Albayrak (genero del presidente), aveva rapidamente riacquistato circa il 15% del suo valore rispetto al dollaro.