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Da Putin nessuna apertura

Il presidente russo ha usato parole dure contro i "traditori" e definito l'operazione militare in Ucraina "un successo"

  • 16 marzo 2022, 20:01
  • 20 novembre, 18:28
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Di: AFP/SEIDISERA/eb 

Se nella giornata di mercoledì i negoziati tra la delegazione di Kiev e quella di Mosca avevano lasciato intravvedere qualche timido segnale di distensione, il presidente russo Vladimir Putin - in un discorso ai suoi ministri trasmesso in TV - ha usato parole molto dure, senza lasciare spazio a un possibile stop dell'offensiva.

"L'Occidente vuole dividere la nostra società per provocare lo scontro civile in Russia e usare la sua 'quinta colonna' (i traditori, ndr) per cercare di raggiungere il suo obiettivo. E c'è un solo obiettivo: la distruzione della Russia", ha detto, lasciando presagire una possibile nuova fase della repressione nei confronti del dissenso interno.

"Qualsiasi popolo, e specialmente il popolo russo, sarà sempre essere in grado di distinguere i veri patrioti dai traditori, e di sputarli come un moscerino che è volato accidentalmente nella loro bocca", ha aggiunto. Ad oggi, si stima che circa 15'000 russi siano stati incarcerati per aver manifestato o essersi espressi un qualche modo contro la guerra in Ucraina. Nei giorni scorsi, sono stati arrestati anche due vertici dei servizi segreti FSB.

Nel suo discorso, Putin ha anche dichiarato che l'operazione militare in Ucraina (giunta oggi al suo ventunesimo giorno) è stata "un successo", sottolineando che Mosca non lascerà che il Paese diventi "una testa di ponte" per aggredire la Russia. Per quanto riguarda le sanzioni inflitte dai Paesi occidentali e l'esclusione di atleti russi dalle competizioni, ha parlato di "pogrom antisemiti".

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"L'operazione si sta svolgendo con successo, in stretta conformità con i piani prestabiliti", ha dichiarato il presidente, ribadendo che non ha intenzione di "occupare" l'Ucraina. Ha detto che l'offensiva è stata lanciata perché "tutte le opzioni diplomatiche" erano state "esaurite".

"Semplicemente non avevamo opzioni per risolvere il problema in modo pacifico", ha continuato il leader russo, dicendo di avere "tutte le ragioni per credere" che "componenti di armi biologiche" siano state sviluppate sul territorio ucraino.

Il 24 febbraio, la Russia ha dato inizio a un'offensiva su larga scala in Ucraina, invadendo il Paese da più fronti e puntando direttamente sulla capitale Kiev dal confine nord, dove le truppe russe erano già state posizionate in quella che era stata presentata come un'esercitazione militare congiunta.

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