La polizia brasiliana ha arrestato venerdì otto dirigenti della compagnia mineraria Vale, proprietaria della diga di scarti minerari che è crollata il mese scorso lasciando almeno 166 morti e 147 dispersi a Brumadinho, nello stato meridionale del Minas Gerais.
La tragedia di Brumadinho
In manette sono finiti in particolare quattro manager e quattro funzionari di alto livello nel settore tecnico della società. Uno dei detenuti è Alexandre de Paula Campanha, sospettato di aver fatto pressione sugli ingegneri per emettere un parere positivo sulla situazione della diga, nonostante ci fossero segnali di danneggiamento.
Vale è uno dei produttori di ferro più importanti del mondo e il principale esportatore di questo minerale in Cina. Il crollo della sua diga, con il rilascio di oltre 12 milioni di metri cubi di fango, inerti e metalli pesanti, si può considerare il secondo più grande disastro ambientale nella storia del Paese. Il primo è quello della tragedia di Bento Rodrigues nel 2015: un altra diga gestita dalla stessa azienda che è collassata liberando 62 milioni di metri cubi di fanghi tossici.